Se si pensa alla Puglia, vengono in mente il Salento, il Gargano, il Tavoliere delle Puglie, la Valle d’Itria… ma come ben sapete a noi piace andare in posti di cui si parla poco e di cui non si trovano molte informazioni, ecco perché siamo stati felicissimi di prendere parte al percorso enogastronomico organizzati dalla rete TEINET in collaborazione col GAL Luoghi del Mito e GAL Terre del Primitivo.
Il progetto TEINET nasce con l’obiettivo di promuovere la cultura del percorso enogastronomico, i prodotti e luoghi ad essi collegati, riconoscendo il ruolo fondamentale della tradizione culinaria del mondo rurale.
A stretto contatto coi GAL pugliesi quindi, si cerca di creare un percorso enogastronomico ideale che si possa sposare con le caratteristiche culturali della storia pugliese.
Insieme a tour operator stranieri, noi di 100Days abbiamo preso parte a questo tour di 3 giorni nell’arco Ionico Tarantino.
Atterrato la domenica pomeriggio all’aeroporto di Brindisi, insieme a Paolo di bikeitalia.it, abbiamo abbandonato le terre salentine per dirigerci nella zona dell’Arco Ionico Tarantino. Dopo aver attraversato Taranto, la “città dei due mari”, e abbiamo percorso la costa fino ad arrivare a destinazione, a Castellaneta Marina.
Circondato da campi dove viene principalmente coltivata uva da tavola, il Bio Agriturismo Sant’Andrea è una realtà che crede nel Km0, nel rispetto per la Terra e nella forza della tradizione che tenta di trasmettere ai suoi ospiti. All’agriturismo ho preso parte ad un workshop su come preparare le orecchiette… ma dico io, dove lo trovate un posto dove vi insegnano a preparare le orecchiette se non in Puglia?
Finite le lezioni la cena già era pronta, e dopo una mangiata da Oscar tutti a nanna che il giorno dopo si preannunciava impegnativo, e così è stato!
Sveglia alle 8 e dopo un caffè e una buonissima colazione ci muoviamo subito verso Laterza, in provincia di Taranto. Qui abbiamo conosciuto Feliciana e altri due ragazzi del GAL Luoghi del Mito, pronti per accompagnarci alla scoperta di questo territorio con TEINET.
La nostra visita della città è partita dal Palazzo Marchesale che ospita al suo interno uno splendido affresco raffigurante Sant’Anna; il complesso oggi è in fase di ristrutturazione ma i lavori sono a buon punto.
Da qui ci siamo spostati lungo il centro città caratterizzato da vie strette e case bianche: camminando lungo i percorsi cittadini sembra quasi di ritrovarsi in un film, oltretutto la giornata era piuttosto nuvolosa e questo ha contribuito a far sembrare i colori della città quasi surreali.
Laterza mi ha molto colpito perché è un piccolo paese ma ricco di tradizioni e di cultura, basta pensare che per reggere le grondaie, in alcune abitazioni, si continuano ad usare le ossa degli animali anziché dei perni metallici, come in passato. A Laterza si respira la storia. Ecco i nostri consigli su cosa vedere a Laterza:
- la Fontana Medievale di Laterza, risalente in realtà a epoca romana, caratterizzata da una serie di mascheroni in bronzo dai quali esce l’acqua, di fattura rinascimentale;
- la “Cantina Spagnola”, detta anche Grotta dei Mammocci, chiesa rupestre del XVII secolo contenente affreschi che ancora si riescono ad ammirare.
Salutiamo Laterza e ci accingiamo a visitare la sua Gravina, una incisione erosiva profonda anche più di 200 metri! Arrivati nell’Oasi Lipu Gravina di Laterza imbocchiamo un sentiero che ci porta al belvedere che offre una vista spettacolare sul “canyon” formatosi a partire dal cetaceo. Questa area ospita al suo interno diverse specie di animali protette, presenti solamente all’interno della Gravina, come il geco di Kotschy o il Colubro Leopardino.
Non ero preparato a un panorama come questo, e il mio corpo ha risposto con una serie di scosse e brividi che mi hanno fatto venire la pelle d’oca. Non pensavo di poter provare sensazioni simili grazie ai capolavori della Natura.
Alcune gocce di pioggia mi hanno riportato alla realtà facendomi accorgere che i miei compagni di viaggio erano già sul pulmino che ci alla tappa successiva di questo percorso enogastronomico per un altro workshop, questa volta sul pane!
Dopo il giro turistico TEINET il nostro transfer ci ha caricato per accompagnarci al Panificio Costantino, dove, guidati dal proprietario, abbiamo visitato il complesso e siamo stati reclutati per imparare tutti i segreti della focaccia con pomodorini. Il pane di Laterza è famoso ed è particolare perché viene preparato ancora secondo la tradizione: lievito madre, farina di grano duro ovviamente, acqua e sale. Inoltre, i rami utilizzati per alimentare la brace sono raccolti nella Gravina e provengono da piante diverse conferendo al pane un profumo e un sapore che lo rendono inimitabile.
Alla vista delle frise, delle forme di pane da 5kg, delle focacce e delle fiorentine (i cantuccini al cioccolato) i nostri stomaci hanno iniziato a pregarci di dirigerci verso la Masseria Didattica Sierro lo Greco, poco fuori Laterza. Ma di questo ne parleremo la prossima settimana, abbiamo ancora molte cose da raccontare di questo percorso gastronomico durato tre giorni… alla prossima!
Qui trovi altre foto scattate durante l’esperienza TEINET!
Foto e post di Alessandro Marazia
3 Comments
bellissima la puglia! prossimo anno vado a farmi un giro! questo anno e programmata una vacanza in un hotel a le dolomiti moena http://www.hotelallealpi.it
che bel percorso…
http://www.bbmarcopolo.com/it/
[…] il nostro percorso enogastronomico! Eravamo rimasti al pranzo alla Masseria Didattica Sierro Lo Greco: qui abbiamo degustato le […]