[Preambolo: no, non siamo morti. No, non abbiamo abbandonato il blog e men che mai abbiamo intenzione di smettere di viaggiare ...ma questa è un'altra storia.]
100days travel blog torna in attività nel migliore dei modi possibili: aderiamo e partecipiamo attivamente alla settimana di “Invasioni Digitali” un’iniziativa culturale nata dal “basso”, per dimostrare il ruolo cruciale di internet e dei social media nella promozione artistico-storico-culturale. Nonostante l’abolizione della settimana della cultura l’Italia è viva e piena di persone che vogliono dare risalto ai tanti beni culturali che ci circondano.
L’idea – Questo progetto è stato ideato da Fabrizio Todisco in collaborazione con la Rete di travel blogger italiani di #iofacciorete, Officina turistica, Instagramers italia e l’Associazione nazionale piccoli musei. L’iniziativa prevede l’organizzazione di diversi mini-eventi (invasioni) presso musei e luoghi d’arte italiani e si rivolge a blogger,instagramer, appasionati di fotografia e a qualsiasi persona attiva sui social media. L’obiettivo è quello di diffondere la cultura dell’utilizzo di internet e dei social media per la promozione e diffusione del nostro patrimonio culturale.
Le #invasionidigitali consistono in una rete di eventi nazionali (partecipa all’invasione a te più vicina o organizzane una), in programma dal 20 al 28 aprile, rivolti alla diffusione e valorizzazione del nostro patrimonio artistico-culturale attraverso l’utilizzo di internet e dei social media. A questo evento non poteva mancare Pisa, la città in cui viviamo. Abbiamo quindi pensato a invadere un museo ancora poco conosciuto ma di immenso valore storico-culturale e soprattutto profondamente legato al tema del digitale: il Museo degli strumenti per il calcolo.
La storia del Museo degli strumenti per il calcolo
Nell’Aprile del 1989 il Consiglio del Dipartimento di Fisica istituisce il Centro per la Conservazione e lo Studio degli Strumenti Scientifici per l’identificazione, la classificazione, il restauro e la conservazione degli strumenti scientifici o di qualsiasi altra cosa che abbia un valore storico di competenza del Dipartimento. Nell’Ottobre dello stesso anno il Centro viene riconosciuto come entità museale, entrando a far parte della Commissione Musei dell’Università.
Attorno al 1989 nasce l’idea di realizzare un Museo dei Calcolatori, ovvero un luogo dove conservare e mostrare l’evoluzione della storia del calcolo attraverso i suoi stessi strumenti. Nel 1994 il Comune di Pisa cede all’Università di Pisa il complesso di edifici costituenti i Vecchi Macelli Pubblici di Pisa, proprio per ospitare il Museo. Nel 1995 iniziano i lavori di restauro nell’area dei Vecchi Macelli e si comincia a pensare alla gestione del Museo. La soluzione migliore risulta essere la riattivazione di una Fondazione dell’Università di Pisa degli anni trenta, la Fondazione Galileo Galilei che ha l’obiettivo di divulgare la cultura scientifica attraverso la valorizzazione e l’incremento del patrimonio del Museo degli Strumenti per il Calcolo.
Attualmente il Museo degli Strumenti per il Calcolo fa parte del Sistema Museale d’Ateneo dell’Università di Pisa ed è amministrato dalla Fondazione Galileo Galilei e al suo interno ospita anche il Centro per la Conservazione e lo Studio degli Strumenti Scientifici, ente museale dell’Università di Pisa, con le sue collezioni.
“Toc Toc.”
“Chi è?”
“Siamo gli invasori digitali!”
Il museo e la Fondazione Galileo Galilei hanno fin da subito mostrato entusiasmo, rendendosi disponibili a collaborare, per rendere l’invasione un’occasione di arricchimento reciproco. Dopo poche e-mail hanno accettato di organizzare un’apertura straordinaria, di pensare a un percorso ad hoc per l’evento ed di acconsentire ad una riduzione sul prezzo del biglietto! Per chi si registrerà e parteciperà all’invasione le sorprese non finiscono qui! Oltre alla preziosa collaborazione del Museo degli strumenti per il calcolo, quest’evento vanta due partner d’eccezione che contribuiranno a rendere questa giornata indimenticabile:
- Inventiva DNA – Natural Digital Agency: questa agenzia del Polo Tecnologico di Navacchio oltre a rendersi disponibile a diffondere e partecipare attivamente all’invasione, curerà la realizzazione del video testimonial dell’evento, in cui i partecipanti esprimeranno il loro modo di vedere il “museo”.
- De’ Coltelli – Gelateria Naturale: ha sempre aderito al manifesto “Internet bene comune”, promuove gli eventi culturali in città e non poteva rifiutarsi di addolcire questa invasione. Al termine dell’evento gli invasori saranno omaggiati con un buono di 2 euro da utilizzare in giornata alla Gelateria De’ Coltelli di Pisa, in Lungarno Pacinotti!
L’invasione
Sabato 20 aprile, dalle 10.30 alle 13, saremo in compagnia di Giovanni A. Cignoni “zoccolo duro” di HMR, un progetto di ricerca per il recupero delle storie e delle tecnologie dei primi calcolatori – italiani, ma non solo – del dipartimento di informatica. Giovanni è un ricercatore e procacciatore di progetti per conto dell’Università che per molti anni è stato docente di ingegneria del software; adesso per il museo si occupa della ricerca storica in campo informatico mirata alla divulgazione.
Vi avviso: i veri nerd si sentiranno davvero a proprio agio, ma anche grazie ai geek e social media “cosi” condivideremo questa esperienza in tempo reale (e non) con chi tra nerd e geek non vuole “metterci il dito”… insomma il divertimento è assicurato.
Generalmente è lui che accoglie le scuole e questo mi conforta davvero molto: tutti i new-geek come me (ovvero gli appassionati di tecnologia che però non ci capiscono un tubo –e pensare che ho un diploma di liceo scientifico tecnologico-) potranno affidarsi alle sue cure, senza il rischio di ricevere occhiatacce! Giovanni guiderà il safari fotografico attraverso la giungla delle magie dell’informatica, partendo dalle sue origini. Accoglierà gli invasori del Museo con una introduzione storico/tecnologica e ci fornirà un po’ di spunti per ispirare la caccia video/fotografica alle macchine e ai loro dettagli, gli stessi che rendono le collezioni del Museo interessanti, sia per le storie che raccontano, sia perché sono esempi concreti che aiutano a comprendere i misteri dell’informatica. Gli spunti che ci saranno forniti sono legati alle storie e alle tecnologie delle macchine e delle ricostruzioni esposte al Museo. Da invasori ricercheremo il nostro bottino seguendo sei casi, andremo a caccia di dettagli che potremo anche interpretare con fantasia, perché l’informatica non pensiero razionale, ma è anche genio creativo. Ecco i sei casi che giocano su un meccanismo con cui i calcolatori funzionano, ieri come oggi, e che ritroveremo sulle macchine esposte al Museo:
- L’eredità di Fibonacci, ovvero le radici medievali dell’era digitale
- Maledetti transistor, quando la tecnologia salta, bisogna essere pronti
- Schermate di memoria, bit fosforescenti dall’Inghilterra a Roma
- La memoria bit per bit, le memorie che resero le altre memorie un ricordo
- La chiavetta primordiale, non è solo una questione di dimensioni
- La rivincita del software, giochi d’altri tempi per mostrare ciò che di solito non si vede
RITROVO: via Bonanno Pisano 2B, Pisa.
Sabato 20 aprile ore 10.30
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