Post e foto di Alessandro Marazia
Appuntamento a Belleville è un film d’animazione ambientata in una città di fantasia, Belleville appunto, di produzione franco-belga-canadese, acclamato dalla critica anche per lo stile “vecchio stampo”: la maggior parte della storia è raccontata tramite pantomima, ovvero la narrazione è affidata alle azioni ed ai gesti, accompagnati magari da musica o da voci fuori campo. È un film eccentrico, pittoresco e racconta la storia di personaggi caparbi e abituati ad accontentarsi di poco, ma anche di stelle dello show biz finiti nel dimenticatoio, dopo anni di successo.
Ma Belleville è anche uno dei più alternativi quartieri parigini! Quasi tutte le persone che conosco, amano Parigi, una città magica, inimitabile, maestosa, semplicemente unica.
Vi racconto il mio giro nel quartiere di Belleville per parlarvi di una Parigi diversa, più eccentrica e popolare.
Appena si risale la metropolitana (fermata Belleville, linee 2 e 11) sembra di trovarsi altrove, in un luogo che ricorda poco la Parigi monumentale. L’unica scorcio che richiama le sembianze della capitale città è l’immenso viale di Boulevard de Belleville (quando non c’è il fantastico mercato), ma appena entri in Rue Belleville (in salita) ti trovi catapultato in un mondo nuovo, fatto di colori, odori e sapori che ci ricordano tradizioni da ogni parte del mondo, ma soprattutto troviamo persone di tutte le etnie.
È impressionante vedere la vitalità di questo angolo di Parigi, la quantità di persone che sono per le strade a tutte le ore del giorno, ma sorprende ancora di più che nella stessa strada ci siano un parrucchiere cinese, un negozio che vende polli gestito da un marocchino e un atelier d’arte gestito da ragazzi poco più che ventenni… immersi in un’atmosfera di totale rispetto e reciproca stima (insomma, proprio come in Italia!).
È in questo quartiere che nel 1915 è nata una delle cantanti francesi più amate a livello internazionale: Edith Piaf. Si racconta che sia venuta al mondo proprio davanti ai gradini del civico 72 in Rue Belleville. Ed è proprio in memoria di questo avvenimento che è stata posta una targa in suo onore sul frontone del palazzo che si affaccia su questa via. Purtroppo non siamo riusciti a visitarlo, ma la prossima volta che andremo a Parigi non ci dimenticheremo di visitare il Museo di Edith Piaf, in rue Crespin-du-Gast 2.
Parigi, si sa, è piena di parchi. Poteva mancarne uno a Belleville? Assolutamente no! Nel 1988 è stato inaugurato il Parc de Belleville, che si estende per 4 ettari e mezzo e si sviluppa in altezza fino ad arrivare alla magnifica terrazza che si affaccia su tutta Parigi (in rue Piat).
Da qui è impossibile non accorgersi dell’importanza della Street Art a Parigi e particolarmente in questo quartiere.
Belleville, infatti, è molto famosa per le sue vie intrise di graffiti e di opere di artisti che, armati di bomboletta spray, riescono a creare dei capolavori fruibili da tutti.
Rimango affascinato dall’impegno e la dedizione che questi artisti mettono nei lavori che fanno, creando opere uniche.
Questo è un breve racconto del quartiere di Belleville e di ciò che più mi ha colpito e se volete esplorare anche voi questa zona vi consiglio di consultare la nostra mappa, con le vie più interessanti di questo quartiere parigino: