Questa isoletta lunga 25 chilometri si trova di fronte a La Rochelle ed è collegata alla terraferma grazie a uno scenografico viadotto di 3 chilometri, costruito alla fine degli anni ’80, che ha quasi trasformato l’isola in una penisola. Questa perla dell’oceano atlantico ha condiviso con La Rochelle le vicissitudine storiche e religiose, rappresentando sempre una importante risorsa economica e naturale.
Originariamente l’isola era un arcipelago costituito da tre isolotti che nel tempo sono si sono uniti in modo naturale, da alluvioni, e in modo artificiale, con la costruzione di canali. Nel medioevo i monaci diedero all’isola un volto nuovo costruendo vigne, iniziando a raccogliere il sale e promuovendo il commercio con la terra ferma. Questi monaci edificarono L’Abbazia dei Chanteliers, ancora visibile sulla strada che da Rivedoux porta a La Flotte.
Nel 1625 i protestanti s’impadronirono dell’isola e solo due anni più tardi il Cardinale Richelieu (cattolico) decise di assediare La Rochelle, dove si erano trincerati gli Ugonotti, sostenuti dal Re d’Inghilterra. Il Duca di Buckingham si stabilì sull’Ile de Ré con 6.000 uomini e 100 navi, assediando l’isola per mesi. In assenza di viveri il governatore dell’isola chiese a tre volontari di raggiungere la terraferma per chiedere aiuto alle truppe reali presenti a La Rochelle, ma solo uno di loro ci riuscì. Dopo qualche scontro i Francesi riuscirono a cacciare gli Inglesi dall’isola e nel 1681 Luigi Quattordicesimo chiederà a Vauban di costruire alcune fortezze attorno a St Martin, venne così edificato uno dei più grandi complessi difensivi dell’epoca: una cittadella con mura a stella, che non vennero mai violate. Ad oggi la fortezza è inclusa nella prestigiosa lista del patrimonio mondiale dell’UNESCO.
Con la Rivoluzione francese lo sviluppo dell’isola verrà frenato, gli uomini saranno reclutati per difendere la Repubblica e difendere l’isola, così i lavori agricoli, la bonifica delle paludi, le vigne e le saline saranno abbandonate segnando il declino di Ile de Ré: dal XIX secolo per quasi cent’anni, l’isola rimarrà disabitata. Fortunatamente il tempo ha visto rinascere questo diamante della Costa Atlantica, siamo stati davvero onorati di aver ricevuto l’invito a conoscere l’isola da parte Atout France. Per attraversare il ponte con l’auto è necessario pagare un pedaggio di otto euro, altrimenti è possibile unirsi alle tante persone che decidono di attraversarlo in bici o a piedi. Appena arriverete sull’isola troverete un negozio sulla sinistra in cui potete noleggiare una bicicletta.
L’atmosfera è magnifica è l’isola in realtà e ben conosciuta da francesi ed inglesi, in tanti scelgono di passare le proprie vacanze su questo piccolo lembo di terra e non possiamo certo biasimarli. Dall’Italia non è così semplice, o economico, raggiungere questa zona, ma vi assicuriamo che ne vale davvero la pena. Pur essendo una meta piuttosto turistica, l’isola mantiene riservatezza e vivibilità, i villaggi che si affacciano sui porticcioli sono attraversati da piccole vie il cui biancore a volte abbaglia.
Abbiamo davvero tante cose da raccontarvi di quest’isola e questo è solo il primo post che scriveremo su Ile de Ré. Vi parleremo dei suoi villaggi, delle saline, dei suoi fari, delle ostriche e delle escursioni in barca a vela, ma la premessa imprenscindibile da fare è quella del matrimonio unico e speciale che c’è fra l’isola e gli spostamenti a impatto zero! La regina incontrastata di Ile de Ré è la bicicletta: ci sono quasi 100 chilometri di piste ciclabili segnalate, con punti di noleggio e riparazione che attraversano tutta, davvero tutta, l’isola.
Essendo pianeggiante (il punto più alto raggiunge i 19 metri!) la rende accessibile a bambini, anziani o pigroni come me. I suoi sentieri attraversano vigneti, saline, radure boscose, campi di papaveri e spiagge dorate. Tra St Martin alla Couarde un percorso tra vigne e coltivazioni agricole vi mostrerà la vocazione rurale degli abitanti; Tra Couarde e Loix costeggerete saline e coste, che parlano dell’anima di isolani; Tra Couarde e Portes en Ré attraverserete una riserva naturale e il punto più stretto dell’isola, lontani dalle macchine; Tra Sablanceaux e Sainte Marie ammirerete le vestigia della Rocca di Saint Martin e dell’abbazia dei Chateliers, che simboleggiano la ricchezza storica dell’isola. Infine tra Saint Clément des Baleines e Les Portes, potrete ammirare uno dei fari più antichi e scalerete le dune della spiaggia di Conche.
Ognuno di voi troverà la bici più adatta al proprio stile: da passeggio, mountain bike, bici elettrica, tandem! Per chi viaggia con i bambini può decidere se noleggiare dei tricicli, bici da traino o un comodo rimorchio: quanti bimbi abbiamo incontrato che si godevano un riposino mentre i genitori pedalavano in campagna! Nel caso in cui vi stanchiate esiste una rete di bus che vi riporteranno al punto di partenza, quindi è possibile decidere di fare solo un tratto in bici, ma se dedicherete un’intera giornata alla visita dell’isola non sarà troppo difficile percorrere i suoi 30 chilometri di lunghezza. Vi assicuriamo che queste piste ciclabili sono davvero molto sicure, ci sono poche zone in cui è necessario attraversare o effettuare dei tratti sulla carreggiata, solitamente questi punti di incontro con le auto sono vicini ai villaggi, che comunque d’estate sono quasi tutti chiusi al traffico.
Sempre durante l’estate è presente una squadra “gialla” per assistere i ciclisti in caso di foratura o disorientamento, ma la segnaletica orizzontale è davvero esplicativa: le prime due lettere indicano il nome del comune e le quattro cifre successive indicano il numero del percorso e la distanza rispetto al punto di partenza. Quindi in caso di bisogno sarà facile indicare la propria posizione. Una cartina delle piste ciclabili è disponibile gratuitamente presso gli uffici del turismo (dislocati in tutta l’isola) e presso i municipi. Dobbiamo aggiungere altro per convincervi a pianificare una vacanza ecologica sulla Costa Atlantica?
5 Comments
è proprio così !!! noi ci siamo stati una settimana ad agosto due anni fa e l’abbiamo girata tutta in bici con i nostri bambini. l’abbiamo vissuta fino in fondo e d è una delle migliri vacanze che abbiamo mai fatto. fosse più vicina, ci andremmo sempre!!!! bellissimo post, complimenti!!!!
Ciao Clara
Grazie mille per esser passata ed aver lasciato un commento. Ile de Re è davvero stupenda ed adatta alle famiglie! Il fatto di poterla girare tutta in bici è un valore aggiunto inestimabile!
Salve, ci dite dove sarebbe preferibile dormire per una settimana ad agosto????
Un crocevia di storia e natura, veramente allettante, un obiettivo per una bella vacanza fuori dalle rotte abituali.
Una eco-vacanza in bici, è davvero accessibile a tutti… e i suoi centri chiusi al traffico sono magnifici!