Il Lal Qila, o Red Fort nella traduzione inglese, fu costruito nel 1638 dal potente imperatore Mughal Shah Jahan. Il vecchio forte ad Agra necessitava infatti di restauri ed era ormai troppo piccolo per far fronte alle esigenze della crescente corte.
Un grande bastione fu aggiunto successivamente da Aurangzeb, imperatore Mughal, e il forte venne successivamente modificato, tagliato a metà, quando gli inglesi crearono uno spazio aperto che è adesso una delle vie più trafficate di New Delhi. Proprio da qui Nehru, futuro primo ministro, si rivolse al popolo il 15 agosto del 1947, giorno in cui dichiarò l’indipendenza dell’India e fu affissa la sua prima bandiera nazionale.
Il biglietto di entrata costa 250 Rupie ed è acquistabile alla sinistra della piazza di fronte al forte, le macchine fotografiche sono ammesse ed incluse nel prezzo.
Una volta dentro percorriamo il Chatta Chowk, uno dei primi mercati coperti, tutt’ora in esercizio con gallerie d’arte e negozietti di souvenir. Gli inglesi purtroppo distrussero molti degli edifici all’interno del forte, ma non appena usciti dal mercato è ancora possibile ammirare nel loro splendore palazzi come il Naqqar Khana, dal quale i musicisti accompagnavano l’ingresso dei personaggi importanti che si recavano nel Diwan i Am, ovvero il salone delle udienze. In questo spazio l’imperatore riceveva ogni giorno, assiso sul suo trono di marmo intarsiato, moltissime persone. Le udienze erano un insieme di danze, musiche ed ovviamente presentazione di doni e notizie dall’impero, oltre che amministrazione della giustizia. Il palazzo delle udienze era situato subito dopo il mercato, lo scopo era evitare che per raggiungere questo spazio si dovesse attraversare i palazzi privati, dove solo pochi eletti erano ammessi. I palazzi privati sono immersi in ampi giardini attraversati da un ruscello artificiale, il Nahar I Bahisht, che sfocia in una grande vasca di marmo vicino al Rang Mahal, la residenza delle regine. Percorrendo i giardini è possibile visitare il Mumtaz Mahal, ora museo del forte; il Khas Mahal, residenza privata dell’imperatore, dove egli mangiava, dormiva e pregava, ed infine il Diwan i Khas, dove venivano ricevuti i pochi privilegiati, in genere diplomatici o mercanti molto vicini al regnante.
La vista è molto rilassante, soprattutto perché concede una pausa dall’inquinamento acustico tipico del caotico traffico di Delhi, consentendo di godere al meglio, e a perdita d’occhio, della straordinaria architettura Mughal.
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