La storia e la civiltà degli Stati Uniti sono state costruite sull’osservazione della Natura, maestra fin dall’inizio di quelli che furono i popoli indiani abitanti di queste terre. Mi è bastato mettere un piede nel West USA per capire che questi Stati hanno l’enorme, inestimabile fortuna di ospitare dei fantastici parchi naturali e canyon con scenari unici al mondo.
Che siano montagne maestose, vallate e corsi d’acqua, paesaggi lunari piatti, aridi e desertici oppure rocce scolpite nel corso dei millenni, questi luoghi sono accomunati da una sola, grande cosa: la natura incontaminata che esplode di bellezza in tutto il suo fascino eterno.
I periodi migliori per visitare i parchi nazionali e i canyon americani sono sicuramente la primavera e l’estate, quando le strade che li attraversano sono tutte aperte. In queste stagioni possiamo trovare lunghe giornate di sole e brezze fresche con la possibilità di incontrare animali e ammirare la flora al massimo del suo splendore.
Ed ecco il mio personalissimo elenco testato sul campo dei parchi nazionali e dei canyon più belli da visitare durante un viaggio negli Stati Uniti dell’Ovest. Non è incluso lo Yellowstone in quanto rimane molto distante e troppo a nord per essere raggiunto durante il tour dei parchi naturali.
1. Monument Valley (Utah – Arizona)
“Monument Valley is the place where God put the West”
Le 3 buttes della Monument Valley sono un po’ come la Casa Bianca, o la Statua della Libertà: sono un simbolo, il simbolo del West. È davvero un posto magico, quasi mistico, di un sentimento e di una bellezza che travolgono il visitatore. Il mio amore per la Monument Valley è talmente sconfinato che quando l’ho vista da lontano mi sono messa a piangere e ho capito perfettamente perché gli Indiani Navajo la considerino territorio sacro. La prima sensazione è quella del dejavù, di qualcosa che hai sempre conosciuto anche se non ci sei mai stato. Un istante in cui ti vedi contemporaneamente come John Wayne, Marty McFly e Forrest Gump. Per raggiungere la Monument Valley scegliete il percorso che scende dallo Utah, lungo la scenografica Highway 163, dove scattare la classica foto-cartolina con le buttes alle spalle.
2. Grand Canyon National Park (Arizona)
Il fiume Colorado nel corso di milioni di anni si è insinuato nella roccia friabile e ha scavato un canyon di oltre 1 km di profondità, creando un’enorme spaccatura che in alcuni punti arriva a 16 km di larghezza. Il Grand Canyon è accessibile dal South Rim, l’entrata più turistica ma anche la più organizzata con servizio pullman e lodge, o dal North Rim, decisamente più selvaggio e meno attrezzato. Vasto, sconfinato, aspro e inospitale, è un vero inno alla magnificenza e alla forza dirompente della natura: da vedere assolutamente una volta nella vita, meglio se all’alba o al tramonto, quando il sole sembra inghiottito dal Colorado River. Per un’esperienza da veri pionieri è possibile scendere nella gola del canyon fino a raggiungere il fiume, ma è un percorso per escursionisti esperti e bisogna avvertire i Ranger per avere l’autorizzazione, calcolando almeno 2 giorni per scendere e risalire.
3. Antelope Canyon (Arizona)
Vicino alla graziosa cittadina di Page sul Lago Powell c’è l’Antelope Canyon, anch’esso territorio degli Indiani Navajo che lo hanno soprannominato “il luogo dove l’acqua scorre attraverso le rocce”. La sua particolarità sono gli slot, fessure che lasciano filtrare luce e acqua, agenti atmosferici che nel corso degli anni (forse millenni?) hanno levigato la roccia in onde e dune. Il percorso ondulato forma, a seconda della luce del giorno, romanticissimi giochi di ombre, luci e colori. Il Canyon è composto dall’Upper Antelope e dal Lower Antelope: il primo è il più visitato e affollato ma indubbiamente regala giochi di luce indimenticabili, mentre il secondo ha una procedura di accesso più complicata ei suoi slot sono meno profondi.
4. Yosemite National Park (California)
Situato a 300 km da San Francisco, lo Yosemite si differenzia da tutti gli altri canyon e parchi dell’Ovest degli Stati Uniti per un colore, il verde brillante e rigoglioso. Qui la natura e la montagna dominano sull’uomo che si sente piccolo piccolo in uno spazio grande grande. Lo Yosemite lo descriverei come una fiaba: fiumi incantati, laghi circondati da pini e montagne che si specchiano in essi, tantissime specie animali tra i quali gli orsi e i lupi che dice non sia così improbabile incontrare. Il periodo migliore per visitarlo è sicuramente la primavera, quando la neve si scioglie e cascate, fiumi e laghi si presentano nel massimo splendore. Vale la pena visitarlo dalla mattina alla sera ma è talmente enorme che merita almeno 2 notti nella Yosemite Valley per assaporare meglio le escursioni e i panorami che questo fantastico parco offre. Esiste un’unica strada (Tioga Pass) che collega la parte est alla parte ovest: per la maggior parte dell’anno (ottobre-novembre fino a marzo-aprile) è chiusa causa neve.
5. Bryce Canyon National Park (Utah)
Infinita, piccola bellezza: secondo alcuni viaggiatori il parco più bello che si può trovare nel South West degli Stati Uniti d’America. Situato in una zona particolarmente verdeggiante, il Bryce Canyon è una parco di dimensioni contenute in cui esplode improvvisamente una concentrazione tendente all’infinito di hoodoos, bizzarri pinnacoli di roccia che ricordano le guglie di una cattedrale gotica, risultato dell’erosione di acqua, vento e ghiaccio nel corso dei millenni. Visitabile in un giorno, è attraversato da un’unica direttrice nord-sud e ha diversi loop trail che scendono nella foresta di rocce e consentono di ammirare gli hoodos da qualsiasi angolazione.
Altri Parchi da visitare
Se non vi siete ancora scocciati degli spazi infiniti a perdita d’occhio, consiglio di aggiungere al viaggio i magnifici parchi dello Utah, come Zion National Park, Arches National Park – il mio preferito con quei giganteschi archi naturali che non ti capaciti di come possano essersi formati – e Dead Horse Point, set cinematografico del celeberrimo Thelma & Louise. La graziosa cittadina di Moab può essere pensata come base di appoggio per visitare i parchi dello Utah. Inoltre, se avete in mente una tappa a Las Vegas, non potete perdere la Death Valley. Vicinissimo all’Antelope Canyon, sempre in Arizona, merita una menzione d’onore l’Horseshoe Bend, uno dei gooseneck più famosi del fiume Colorado, con colori stupefacenti sia al mattino che al tramonto.
Informazioni Utili
L’unico modo per visitare i Parchi e i Canyon godendo appieno di quello spirito di libertà che solo un viaggio nei West USA può dare è spostandosi con un’automobile presa a noleggio. In base al mio itinerario, abbiamo preso una macchina a San Francisco e l’abbiamo riportata a Los Angeles, dopo aver visitato Yosemite – Death Valley – Bryce Canyon – Arches National Park – Dead Horse Point – Monument Valley – Antelope Canyon – Grand Canyon.
Se avete intenzione di visitare più parchi consiglio di fare il National Park Pass, un biglietto unico per l’accesso a tutti i parchi e i canyon presenti sul sito www.nps.gov. Il pass dura un anno, costa 80$ e può essere acquistato online sul sito oppure all’entrata del parco; vale per l’accesso con una macchina fino a 4 passeggeri quindi è assolutamente vantaggioso.
La Monument Valley e l’Antelope Canyon non rientrano nel National Park Pass in quanto fanno parte della riserva Navajo e sono territori appartenenti ai nativi americani. L’entry fee della Monument Valley è di 20$ per macchina fino a 4 persone, mentre per accedere all’Antelope Canyon è obbligatoria la prenotazione di una visita guidata con prezzi che oscillano tra i 40$ e gli 80$.
1 Comment
Un viaggio fantastico che ho appena fatto e pubblicato sul mio blog. Attraverso i vostri racconti ho ritrovato le stesse emozioni che ho provato io. Bello bello bello :-)
https://viaggiandoconbea.com/2016/06/16/death-valley-affascinante-da-togliere-il-respiro/