Ancora una volta abbiamo goduto del Trentino in versione invernale. Il primo viaggio in Italia nel 2012 è stato proprio qui, in occasione del Dolomiti Ski Jazz, e anche questa volta abbiamo inaugurato l’anno nuovo con un weekend ai piedi delle Dolomiti. Abbiamo passato 48 stupende ore nella Val di Fassa organizzate da Ciasa Alpina (con il supporto di Idea Turismo e la collaborazione di altre strutture), in compagnia di un gruppo di amici blogger. L’occasione è stata soprannominata #BloggerDay e non si è trattato di un blog tour, ma una occasione per divertirsi e fare networking. È stata un’esperienza che potrebbe fare chiunque lo desideri, che sia blogger o meno.
La nostra “mini settimana bianca” è iniziata di venerdì all’ora di pranzo, ovvero quando siamo arrivati in Val di Fassa. Da brava viaggiatrice non avevo pensato a dove pranzare e me ne sono amaramente pentita. Sarebbe stata l’occasione giusta per andare a trovare (per la prima volta) El Pael, ristorante che dista una mezz’ora da Moena. Credo che ne valga davvero la pena perché quest’estate abbiamo avuto il piacere di conoscere il proprietario, Roberto Anesi, durante una degustazione guidata di vini trentini, perché Roberto è anche sommelier. Inoltre due mie amiche hanno avuto l’occasione di cenare in questo ristorante e me ne hanno parlato benissimo!
Noi invece siamo andati a mangiare un boccone in centro a Moena, per poi fare un breve giro in paese. Alle 16 al Ciasa Alpina è l’ora del tè e sono proprio felice di non essermela persa. Sorseggiare una bella tazza calda, nella stube con un dolcetto come quello in foto è il pomeriggio perfetto.
La stube è una stranza di grande tradizione, in passato era l’unica stanza riscaldata ed era il vero focolare in cui la famiglia si riuniva, per mangiare, dormire o stare insieme. Il Ciasa Alpina offre una ottima cena con antipasti a buffet e un menù con tre scelte per portata. L’atmosfera era raccolta e serena, ma quella ovviamente era il preludio al dopo cena a tutta adrenalina, come solo in Trentino può essere.
Ci siamo coperti bene e tra macchine e pulmino siamo andati in Val Monzoni, dove ci aspettava una salita in moltoslitta, un vin brulè in baita e una discesa in slittino, al chiaro di luna. Anzi, ad essere precisi il chiaro di Luna non c’era proprio visto che era luna nuova, quindi lo sostituirei con “al buio pesto”. Andiamo con ordine: per la prima volta siamo saliti su una motoslitta e devo dire che si sono susseguite emozioni diverse.
Dalle risate all’adrenalina, al dolore fisico per le botte che ho preso (eravamo in fondo, quindi ad ogni buca corrispondevano una culata) alla sensazione di poter perdere una mano dal freddo (mano che si aggrappava saldamente alla motoslitta, per evitare di essere scaraventati fuori), dall’adrenalina alla paura di finire in un burrone.
Arrivati alla Baita Monzoni da Nello non sembrava nemmeno di essere in montagna… proprio quella sera c’era una festa e quando siamo arrivati noi avevano già dato il via al vin brulé e ai canti a squarciagola! Al ritorno ci aspettava la discesa in slittino e per sfortuna, di Alessandro (e fortuna mia), dovevamo usare uno slittino in due.
Questo mi ha permesso di non rimanere da sola, in coda al gruppo, mentre ha impedito ad Ale di poter scendere a tutta velocità, incurante dei pericoli. Chi ci conosce almeno un po’ non avrà problemi a figurarsi quanto la discesa possa essere stata litigiosa, ma è stata comunque un’esperienza magica! Avevamo già provato lo slittino a Vipiteno, sulla pista più lunga d’Italia, ma ancora non avevamo provato una discesa in notturna e devo dire che ha tutto il fascino che mi aspettavo: il bosco, il silenzio, il buio e le stelle, tantissime stelle. Motoslitta e slittino (di giorno e di notte) sono solo due delle attività che consigliamo a chi, come noi, non scia, ma non vuole perdersi una esperienza invernale in montagna. Stay Tuned, presto (per davvero) vi racconteremo cos’altro abbiamo fatto durante la nostra avventura in Trentino!