“Capraia sa esattamente cosa vuole, non accetta compromessi e va saputa prendere. È indubbiamente bella, ma di una bellezza così selvaggia e tagliente che solo i più audaci se ne innamorano. È un’isola difficile, in cui ci si sente graditi ospiti, mai padroni di casa. Questa è il regno della Natura incontaminata, quella con la n maiuscola. Anche i capraiesi, di origine o adozione, lo sanno e hanno un rispetto e una riverenza assoluta nei confronti dell’isola. È lei che comanda e (quasi) nessuno cerca di trasformarla in qualcosa che non è.”
Io ci ho provato, ma ad ogni tentativo di dare una definizione all’isola di Capraia, mi tornavano in mente le parole che Kinzica ha usato nel suo post, con cui credo abbia colto esattamente l’essenza di questo luogo. Capraia è un’isola aspra, dura, ma mai inospitale, e decidere di passarci una vacanza può rivelarsi una scelta molto intima: qui il turismo di massa non esiste, non esistono i mille comfort che abbiamo in città e non esiste il supermercato superfornito come siamo abituati a conoscerlo. Ci sono due nuclei abitativi: il porto ed il paese, separati da un’unica strada asfaltata di 800 metri. Ci sono una farmacia, una gelateria, due minimarket, ed una manciata di locali e ristoranti.
E poi c’è il mare, e circa 300 persone che vivono in perfetta sintonia con la natura che li circonda.
Questo è il fascino rigenerante di questo posto: abbandonarsi all’idea che è l’uomo a doversi adattare alle regole della natura, e non viceversa, e non la si può vivere con uno spirito diverso da questo, se la si vuole apprezzare veramente.
Per questo motivo, ho raccolto una piccola serie di suggerimenti che (spero) vi faranno apprezzare a pieno l’Isola di Capraia.
No a pallone e racchettoni, si a maschera, pinne e boccaglio
È necessario chiarire da subito una cosa: a Capraia non ci sono spiagge sabbiose. Data l’origine vulcanica dell’isola, quello che rimane delle eruzioni vulcaniche sono strati di roccia che secolo dopo secolo si sono accumulati uno sull’altro, gettandosi in mare ripidamente. L’unico posto dove è possibile trovare una spiaggia sabbiosa è Cala della Mortola, dove a seconda dei venti e delle correnti marine, si forma un sottile lembo di rena scura.
Nei nostri giorni di permanenza abbiamo visto decine di turisti, in particolare quelli mordi e fuggi che arrivavano per una gita giornaliera, che si sono trovati in difficoltà a passare anche solo una mezza giornata sugli scogli perché magari si aspettavano di poter giocare a racchettoni sul bagnasciuga.
Piuttosto sciacquate maschera, pinne e boccaglio e immergetevi tra i banchi di occhiate, orate e salpe che nuoteranno insieme a voi, ed esplorate i fondali rocciosi in cui vivono una grande varietà di pesci.
No alle infradito, sì a scarpe comode e scarpette da scoglio
Ci sono due possibilità di accesso alle varie calette dell’isola: via terra, attraverso sentieri rocciosi che, di solito, scendono ripidamente, oppure via mare, con imbarcazioni che effettuano il servizio di barca taxi o di giro dell’isola completo. A meno che non siate fortunati possessori di uno degli yatch attraccati al porto, il consiglio è quello di scegliere la seconda opzione se volete visitare le spiagge più distanti dal porto o dal paese, come Cala del Ceppo, Cala della Mortola o Punta Teglia. Con il giro dell’isola in barca potrete raggiungere inoltre Cala Rossa, uno dei luoghi più suggestivi di Capraia, nonché ammirare le maestose scogliere della zona di riserva marina, che è situata nella parte ovest dell’isola.
In realtà, Cala del Ceppo può essere raggiunta anche a piedi in circa un’ora e mezza (solo andata), ma durante il periodo estivo vi sconsiglio caldamente di mettervi in cammino sotto il sole cocente, tenendo in conto inoltre che la vegetazione dell’isola, composta quasi esclusivamente da macchia mediterranea, è quasi totalmente priva di ripari all’ombra. Tuttavia, ci sono anche alcune opzioni facilmente raggiungibili a piedi, tra cui:
Cala del frate, spiaggia sassosa che si trova proprio dietro la banchina di attracco del porto, e che dispone di una piattaforma artificiale dove ci si può stendere e prendere il sole, e di una passerella per entrare in acqua, il che la rende ideale anche per le persone anziane o diversamente abili. C’è anche una sorta di piscinetta naturale delimitata dagli scogli dove di solito giocano i bambini. Se avete delle perplessità a fare il bagno in prossimità del porto, sappiate che ne ho avute anche io, ma il porto di Capraia non è di certo quello di Piombino o di Livorno anzi, c’è grande abbondanza di vita marina e l’acqua è trasparentissima.
La Grotta, non è proprio la spiaggia più bella dell’isola, ma è l’unico stabilimento attrezzato, con noleggio sdraio, ombrelloni ed il bar. È anche l’unico punto dove il sole batte fino a pomeriggio inoltrato.
Cala dello zurletto, si raggiunge in circa venti minuti dal paese, seguendo il semplice sentiero che costeggia l’elibase, che poi diventa sempre più stretto e scosceso man mano che ci si avvicina al mare. Se volete evitare di inciampare o ferirvi i piedi, evitate di andarci con le birkenstock come ho fatto io e mettetevi un paio di scarpe comode. Lo spettacolo che vi regaleranno i colori del mare però vi ripagherà della fatica fatta: cala dello zurletto è senz’altro il mio posto preferito per fare snorkeling.
Non solo estate
L’isola di Capraia rimane una meta affascinante anche al di fuori dai mesi estivi, specialmente in primavera, quando la natura si risveglia ed è il momento giusto per lunghe passeggiate attraverso i sentieri che si snodano per l’intera isola. Uno degli itinerari consigliati è l’anello che parte dal paese e passa per il laghetto, il Monte Le Penne, dal quale si ha una bella visuale della Corsica, il Monte Castelluccio, il più alto dell’isola, e attraverso l’ex colonia penale poi scende fino al porto. La durata è di circa 5 ore.
Capraia in campeggio
Noi abbiamo deciso di vivere Capraia in campeggio, un po’ per rimanere il più possibile a contatto con la natura, un po’ perché è molto più economico di qualsiasi altra soluzione in pieno agosto. Il camping può essere un’attività ad alto tasso di nervosismo se non ben pianificata. Dunque ecco un paio di dritte per i “niubbi” che come noi si sono avventurati a dormire in tenda per la prima volta.
Il primo consiglio è quello di acquistare una tenda adeguata alla durata del vostro soggiorno: se decidete di stare via solo per un week end allora può andar bene più o meno tutto, ma se state via una settimana o più prendetene una che abbia la veranda esterna dove poter lasciare gli zaini, altrimenti sarete costretti a lasciarli fuori o a dormirci abbracciati.
Portatevi un tavolino pieghevole con sedie incorporate, nei negozi specializzati li troverete sicuramente: sono grandi poco più di una 24 ore, e vi permetteranno di mangiare con calma e tranquillità, invece che appollaiati su un muretto. Se poi non avete voglia di aggeggiare con fornellino pentole e padelle varie, ricordatevi che la pizzeria del campeggio “Le sughere” fa delle pizze buonissime, ed appena fuori trovate “Nonno Beppe” che fa degli ottimi fritti misti.
Infine, non partite mai senza un coltellino svizzero, una buona dose di nastro isolante e del super attack, possono sempre tornarvi utili!
No allo stress, si al relax
Per tutto il tempo in cui siete sull’isola, fregatevene se lo smartphone prende o non prende, non vi preoccupate se al minimarket non trovate la vostra marca preferita di schiuma per i capelli. Rilassatevi, godetevi il profumo del mare, la brezza al tramonto sulla vostra pelle, il rumore delle barche che si muovono cullate dalle onde, alzate gli occhi e guardate le stelle sopra di voi. Sarà un toccasana per l’anima. Ed è l’unica maniera per innamorarsi di Capraia.
Foto e post di Damiano Paganelli
2 Comments
bellissima davvero….
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Complimenti, davvero ben scritto, con informazioni dettagliate e sicuramente molto utili per una visita dell’isola.