A soli cinque chilometri dal centro storico di Firenze, città simbolo del rinascimento, si trova una stupenda villa che domina lo skyline del capoluogo della Toscana e le colline circostanti.
Le origini della Villa di Maiano risalgono al 1400 ed è ancora (e fortunatamente) immersa nel verde intenso e nel silenzio assoluto delle colline fiorentine. Come ogni dimora storica anche questa può raccontare delle storie che non parlano solo di opulenza, ma raccontano un territorio, le sue vicissitudini e le vicende personali dei suoi proprietari.
È stata la Famiglia Pazzi a costruire la prima versione della villa nel 1400. Questa nobile famiglia fiorentina è stata di grande importanza per la storia della città. Nel XI secolo da Fiesole si trasferirono a Firenze e presto crebbero in fortuna e prestigio dedicandosi al commercio e alla finanza. Nel 1429 Andrea de’ Pazzi commissionò a Brunelleschi un cappella nel complesso di Santa Croce. Completata verso il 1450 la Cappella dei Pazzi è una delle più celebri realizzazioni del primo Rinascimento. Dopo tre secoli, con l’estinguersi del ramo nobile dei Pazzi, la proprietà passò in mano alla Famiglia Tolomei, antica e illustre famiglia senese. A metà Ottocento a salvarla dal decadimento, acquistandola a cancelli chiusi (ovvero con tutto ciò che c’era dentro), arrivò Sir John Temple Leader, un ricco inglese che si innamorò di questo luogo e decise di acquistare la villa, due poderi e la Cava delle Colonne. Non si limitò ad acquistare la proprietà, ma intervenne sulla villa e sui terreni circostanti introducendo importanti modifiche strutturali e trasformando questo luogo in una dimora unica, inserita in un contesto dal fascino magnetico. Durante la ristrutturazione Leader fece costruire anche una piscina con loggiato, un optional davvero lussuoso.
Alla Villa fu aggiunto un piano ed una torre dai richiami gotici con loggia che riflette il gusto per l’architettura medioevale. All’interno ed in corrispondenza della torre, l’architetto Francolini trasformò il cortile centrale in un’ampia sala da ballo in stile neo-rinascimentale.
La monumentale sala dagli arazzi, al piano terra, è il salone principale della Villa di Maiano. È sormontato da un ballatoio in pietra dove le giovani donne e i ragazzini potevano osservare, almeno fino ad una certa ora, le serate di gala, immaginando il giorno in cui loro stessi sarebbero diventati dame e cavalieri.
Come molti luoghi in Toscana, anche la Villa di Maiano è stata utilizzata per i set di famosissimi film. È qui che James Ivory girò diverse scene del film “Camera Con Vista”. Fra le stanze utilizzate nel film c’è anche il Salotto Rosso, soprannominato così da quando le sue pareti vennero decorate con carta da parati rossa, per esigenze di scena, andando a coprire l’antecedente, più delicata, floreale e dai toni pastello. Sempre in queste stanze Franco Zeffirelli ambientò diverse scene del film “Un tè con Mussolini”.
Alla morte di John Temple Leader nel 1903 la proprietà venne acquistata dal chirurgo Teodoro Stori il quale, assieme alla moglie Elisabetta Corsini, continuò a curare e ad abbellire la Villa di Maiano. Oggi è la Contessa Lucrezia Corsini Miari Fulcis che continua l’opera di conservazione e di restauro. Ho avuto l’onore di incontrare la Contessa, una signora sorridente dai modi garbati e umili, così semplice che è difficile vederla come l’erede di tanta ricchezza e storia.
La Villa di Maiano è una tappa alternativa per chi, passando da Firenze, cerca l’arte e la storia fuori dai soliti giri turistici. Basta prenotare, in piccoli gruppi, per poter visitare, il giardino, la terrazza panoramica su Firenze, le sale del piano terra, ma anche il più nascosto e privato primo piano, dove sono conservati i ricordi di famiglia della Contessa, ma anche i libri antichi collezionati da Sir John Temple Leader.
Chi invece nei propri viaggi ricerca sempre la nota gustosa, qui non rimarrà certamente deluso. A due passi dalla Villa si trova la Fattoria di Maiano, azienda agricola a indirizzo biologico dove nascono oli extravergine di oliva di altissima qualità. Nei mesi di novembre e dicembre vengono raccolte le olive, di qualità frantoio e moraiolo, e la loro frangitura avviene nel frantoio dell’azienda, dopo poche ore dalla raccolta.
Il prodotto per eccellenza di questa lavorazione è il Laudemio, olio extravergine di oliva dalla spiccata personalità e dal profumo fresco e fruttato, un marchio che raccoglie ben 21 aziende agricole che hanno aderito ad un rigido disciplinare. Durante tutto l’anno, ed in particolare modo nel periodo della frangitura, su prenotazione organizzano visite guidate al Frantoio per illustrare ogni singola fase della lavorazione delle olive fino al prodotto finale.
La visita guidata si conclude sempre con una degustazione, dove dopo la tecnica ufficiale vi potrete abbandonare alla degustazione dei golosi: bruschette con aglio, olio e sale. Non vi sarà difficile scoprire quanto è buono l’olio di Maiano! D’estate organizzano anche delle feste nell’aia, con musica dal vivo e buon cibo. Ma ecco cos’altro offre la Fattoria:
- Lo Spaccio: degustazioni, pranzi, merende, aperitivi, cene per gruppi, sale per eventi e riunioni di lavoro, vendita olio
- Fattoria Laboratorio: una passeggiata nella fattoria , per conoscere meglio gli animali
- Tour notturno fuoristrada: avventura notturna alla scoperta della fauna selvatica e degli angoli più nascosti della fattoria
- Visita al frantoio: dall’albero alla tavola come si ottiene l’olio extra vergine di oliva
- Visita alla Villa di Maiano: un viaggio nel passato tra sale maestose e giardini incantati