Articolo scritto da Alessandro Marazia
Cari lettori, lettrici e navigatori capitati qui per caso: eccoci qui per raccontare la seconda parte del nostro blogtour in Val d’Ossola! Nel nostro piccolo viaggio di tre giorni (la prima parte la trovate qui), ci siamo ritrovati a contatto con diverse tipologie di sistemazioni, ma nonostante le differenze che andremo ad elencare, abbiamo riscontrato in ogni posto dove abbiamo soggiornato un’attenzione estrema all’ospitalità e alla soddisfazione del cliente.
Il nostro viaggio inizia a Domodossola, dove abbiamo avuto il piacere di essere accolti nell’Hotel Eurossola. Subito, alla reception, ci sono stati momenti di panico: non avendo precisato di far parte del #progettovetta (scusate ma da Pisa a Domodossola non è stata mica una passeggiata eh!) la ragazza dell’hotel non riusciva a trovare il mio nominativo nelle prenotazioni dell’albergo. Per fortuna è stata così abile da controllare anche nella lista del blogtour… altrimenti adesso non sarei qui a scrivere questo articolo! Risolto il problema delle chiavi riesco finalmente ad andare nella mia stanza: perfetta. Ma il pezzo forte che mi preme sottolineare è il magnifico risotto con gorgonzola e funghi freschi mangiato nel ristorante dell’hotel: un sogno a occhi aperti dopo l’eterno viaggio affrontato durante la giornata.
Il giorno successivo, dopo esserci presentati con gli altri blogger, media, e tour operator, siamo andati in mattinata a visitare il Sacro Monte Calvario per poi dividerci in due gruppi. Il gruppo in cui noi ci trovavamo si è diretto ad Anzuno e successivamente, con una camminata in salita per i boschi, ci siamo ritrovati davanti allo spettacolare Agriturismo la Tensa. Sul sito internet dell’agriturismo si legge: “I lavori di recupero dell’area […] sono iniziati nei primi anni 2000 e sono stati ultimati a fine 2009. L’intervento è stato eseguito nel rispetto delle tipologie costruttive del territorio, utilizzando in prevalenza pietra e legname locali.” Sicuramente non è a portata di tutti, per raggiungerlo è necessaria la macchina (dal centro di Domodossola in 10-15 minuti ci si arriva) o una bel percorso di trekking, ma il panorama che si gode una volta arrivati ripaga di tutte le fatiche, e quando ci si mette a tavola… lascio parlare le foto! Ogni parola è veramente superflua: un mix di sapori che rimanda la mente ad un tempo antico, a sapori semplici ma completi. Senza alcun dubbio da consigliare.
Con la pancia piena ci siamo rimessi a girovagare nei pressi di Domodossola fino ad arrivare ad Antrona e a visitare il lago (ancora oggi quando ripenso a quei posti mi viene una voglia incredibile di tornarci), per poi in serata risalire sul pulmino e partire in direzione Cheggio, dove abbiamo avuto l’immenso piacere di soggiornare nel rifugio CAI Città di Novara. Qui abbiamo trovato un amico, Mariano, un uomo incredibilmente innamorato della montagna e di tutto ciò che di buono o di cattivo ne deriva. Mariano ha già gestito rifugi nella sua vita, e adesso si è spostato a Cheggio, tentando di risollevare l’economia di un borgo che d’estate sembra fantasma. Lui tenta di darsi molto da fare ma non è un supereroe, è un uomo come tutti, e grazie alla sua cultura e alla sua passione, abbiamo passato una serata magnifica, ricca di emozioni e di calore (dato dal vino e dal genepì), e ricca di tradizioni che abbiamo riscontato anche nel cibo. Mariano ci ha deliziato con antiche ricette, fuse con la tradizione Valser, come il pane di segale, o la carne cotta nel vino e accompagnata dalla polenta. Mariano ci ha fatto sentire a casa, anche a 1600 metri di altitudine, anche in un rifugio CAI (in cui io non avevo mai dormito).
L’indomani ci siamo svegliati con un panorama mozzafiato, e abbiamo abbandonato la Valle Antrona per spostarci nella Alpe Devero, dove abbiamo pranzato con dei saporitissimi tortelli di Capriolo e polenta con bistecca all’albergo ristorante la Baita a Crampiolo insieme alla guida. Mariano (che non è lo stesso Mariano del rifugio di Novara, questo Mariano è un grande nuovo amico che ci ha raccontato del Devero con un amore e una passione contagiosi.
Abbiamo già parlato di quanto il Devero sia magnifico, di come, guardando quelle vallate e quelle montagne, non si possa fare a meno di rimanere strabiliati da tanta bellezza e maestosità. Ma oltre ai motivi naturalistici, in Devero siamo stati ospiti di una struttura unica nel suo genere: Casa Fontana.
Bruno e Maria Rosa hanno scelto quasi 20 anni fa, di comprare questa baita situata all’ingresso del Parco del Devero, e di ristrutturarla interamente per poter abbandonare il loro lavoro in Svizzera e realizzare il loro sogno di gestire un bed and breakfast nel posto da loro tanto amato. La fatica per realizzare questo desiderio è stata tanta, i sacrifici anche, ma la soddisfazione raggiunta una volta aperta nel 2008 gli si legge ancora in faccia quando ti raccontano la loro storia davanti ad un bicchiere di vino.
Casa Fontana è un gioiello, interamente in legno è strutturata esattamente come una baita. Si entra in un ampio salone pieno di tavoli per la colazione e per i pasti, per poi salire le scale e arrivare alle meravigliose camere da letto. Ciò che fa di questo B&B una perla nel Devero, è sicuramente la qualità della cucina: ingredienti a km0 e grande maestria nel saper esaltare i sapori di qualsiasi ingrediente. Notevoli le fettine cotte su fiamma bassa con burro erbinato, per non parlare delle crostate incredibili o dei formaggi dai mille sapori; fa piacere anche notare l’attenzione che viene messa nel preparare e presentare ogni piatto.
Prima di abbandonare questi luoghi, ci siamo spostati a Trasquera e siamo andati a pranzare più precisamente all’Agriturismo la Fraccia, dove siamo stati benissimo e abbiamo avuto la fortuna di mangiare dell’ottimo agnello, polenta (in Val d’Ossola non manca mai) e anche delle lumache!
Immaginatevi la voglia di tornare alla vita di tutti i giorni dopo aver passato queste tre magiche notti. Sono sicuro che vi ho fatto venir fame con questo articolo, non sapete quanta ne ho io adesso! Purtroppo non è possibile esprimere con qualche parola tutte le sensazioni che ho provato nell’immergermi in questa cultura così distante da quella in cui siamo soliti vivere, ma così vicina a noi allo stesso tempo. Ogni incontro, ogni racconto, ogni sguardo lascia in te un segno, che ti rimane e ti migliora. Trovo più che comprensibile la scelta che hanno fatto le persone come Mariano, Bruno e Maria Rosa, di vivere in un altro modo, in un altro mondo.
Non so come ringraziare tutte le strutture per l’ospitalità e l’accoglienza: l’Hotel Eurossola, l’Agriturismo la Tensa, il rifugio CAI Città di Novara, La Baita, Casa Fontana e l’Agriturismo la Fraccia, ma soprattutto ringrazio le persone che stanno dietro a queste realtà, augurandogli di riuscire a valorizzare in pieno quei luoghi che loro già amano, e che sono sicuro amerebbero tanti altri che ancora non ci sono stati, perché non ne conoscono neanche l’esistenza. Io, fino a 3 mesi fa, ero una di queste persone, ma adesso vorrei ritornarci appena possibile. Grazie.
2 Comments
B&B Popai 10, borgo Castelluccio a Montecrestese un oasi di pace ai confini del bosco, ristrutturato al nuovo, arredato in modo semplice ma essenziale, dove c’è tutto e forse qualche cosa in più, che non pensavi poter trovare,
Al B&B Popai non serviamo pranzi o cene, ma per quanto riguarda la colazione, allora li non ci sono dubbi, ci sarà di tutto e di più, ogni giorno ci sarà qualche cosa di diverso, ve lo posso assicurare, e se da parte di un ospite ci saranno delle preferenze o intolleranze, faremo il possibile per renderlo meno gravoso. Vi ho incuriositi? Spero di si, Dunque se in Ossola vi trovate a passare una scappatina a Castelluccio dovrete fare.
Paola sarà felice di incontrarvi, risponde al nr di tel +39 347 3156 864 oppure al fisso +39 0324 354 22
Non siamo dei tecnici del pc, però ci trovate sia su Google Facebook e Tripadvisor.
Grazie
Su Ossolanatura ci trovate in ospitalità cercateci, anzi venite a trovarci
Questo messaggio x dire che in Ossola si dorme benissimo tranquillità e pace a pochi minuti dalla Superstrada del Sempione SS33 o chiamala A26 che arriva da lontano
Vi lascio le coordinate geografiche per raggiungerci
Latitudine 46° 15956 N
Longitudine 08° 31849 E