Post e foto di Benedetta Romani
Avete in mente un viaggio negli Stati Uniti Occidentali e state pensando alla voce “cibo”? Dopo il viaggio on-the-road ho stilato la mia “must-taste list”: i piatti che considero irrinunciabili, quelli che hanno sorpreso le mie papille gustative e, dulcis in fundo, quelli che proprio non sono andati giù.
Purtroppo non posso esprimermi sulla famosa t-bone, la bistecca all’americana: l’alto costo del piatto (nelle steakhouse questo piatto partiva da un minimo di 22$) non mi ha mai convinto del tutto ad assaggiarla.
Cosa mangiare negli Stati Uniti Occidentali:
Hamburger & patatine
Sono lo stereotipo della cucina made in USA e nessun viaggio nel Nuovo Mondo può essere considerato tale senza averne mangiati un bel po’. Che poi, se non si pensa troppo alle calorie, sono davvero buoni e saporiti! Niente Mc Donald’s, nella West Coast e soprattutto in California il fast-food più buono è In-N-Out Burger, catena che privilegia la qualità alla quantità. Solo hamburger, cheese-burger, “double-double” e patatine fritte tagliate sul momento e non surgelate.
Crab sandwich
Negli Stati Uniti anche i granchi sono in versione “king” e si prestano ad essere cucinati in diversi modi. Una vera squisitezza dello street food californiano è il crab sandwich (panino con polpa di granchio dentro una specie di pane fritto). Il posto giusto dove assaggiare il crab sandwich e altri piatti freschi a base di granchio, come il roasted crab o la crab cake, è il turistico Pier 39 nel quartiere di Fisherman’s Wharf a San Francisco. Noi l’abbiamo mangiato al Pier Market sul Pier 39: meno di 10 $ di pura bontà!
I pancakes e la colazione americana
La colazione americana (uova strapazzate, pancetta, pancake con sciroppo d’acero e burro salato) è un vero pasto completo che dà la carica per affrontare tutta la giornata, anche perché, come al solito, le porzioni servite sono pantagrueliche. Per anni ho sognato di mangiare pancakes come quelli che vedevo nei telefilm e devo dire che negli Stati Uniti mi sono tolta la voglia! L’esperienza più bella è stata la colazione in un original American diner, di quelli frequentati solo da abitanti di un paesino della profonda America di provincia, come Big Pine in California e Bluff in Arizona, serviti da una zelante cameriera che passava di continuo a riempire le nostre tazze di caffè nero.
I tacos e la cucina messicana
Le diverse nazionalità che formano il popolo degli USA fanno sì che ci siano molteplici tipologie di quelli che noi chiamiamo “ristoranti etnici”.
La California e l’Arizona, che confinano con il Messico, hanno da tempo una consistente e radicata comunità ispanica: tacos, burritos e fajitas sono ormai di casa e vengono considerati a tutti gli effetti “piatti tipici”. A San Francisco ci sono ottime taqueria nel quartiere multietnico di Mission, mentre una buona catena di family restaurants è Fiesta Mexicana: atmosfera tipicamente messicana, ottimi margarita a 5$ e ampia scelta di piatti vegetariani (noi abbiamo provato quello di Page in Arizona).
La cucina vietnamita
Prima del viaggio negli Stati Uniti, la cucina vietnamita era per me solo un’allettante sconosciuta. Come per il cibo messicano, anche in questo caso la West Coast subisce l’influenza, nella gastronomia, della forte immigrazione dal Vietnam. I piatti vietnamiti hanno un gusto particolare nei quali è fondamentale l’armonia tra i 5 sapori: acido, amaro, dolce, piccante e salato.
Un buon posticino dall’ottimo rapporto qualità/prezzo è Eat Mau, sempre nel quartiere di Mission e sempre a San Francisco: qui finalmente ho assaggiato i gỏi cuốn (involtini in carta di riso ripieni di maiale, gamberi e menta) e il fumante pho ga (zuppa di pollo e noodles)… deliziosi!
Funnel cake
Avete presente i cenci di Carnevale? Ecco, la funnel cake è praticamente un enorme, squisito cencio e, come tale, è fritto. In America lo servono con una spolverata di zucchero a velo o altre guarnizioni come mele candite, marmellata o panna montata. È il dolce tipico dei luna park e delle feste all’aperto: consiglio di mangiarlo appoggiati ad una balaustra del Pier di Santa Monica, punto finale della Route 66, durante una bella giornata di sole.
Cosa non mangiare negli Stati Uniti Occidentali:
Clam Chowder soup
La clam chowder è una zuppa molto popolare negli Stati Uniti, una bomba calorica a base di patate, cipolle, latte, pancetta e prezzemolo tritato, servita dentro una pagnotta fritta, una via di mezzo tra il pane e la brioche. La versione californiana aggiunge le vongole o la polpa di granchio.
Il risultato è così pesante che anche i leoni marini di Fisherman’s Wharf hanno difficoltà a digerirla. Il mio, personalissimo, consiglio? evitatela!
5 Comments
[…] i moli in centri di divertimento: vale comunque la pena una sosta al Pier 39 per mangiare il crab sandwich, un must-taste di San Francisco, e per ammirare le colonie di leoni marini che qui sono di […]
Ciao Elisa, fa sempre piacere trovare viaggiatori che condividono i tuoi gusti culinari! :) In&Out l’ho scoperto grazie alla Lonely Planet, mentre Fiesta Mexicana mi è stato consigliato dal simpaticissimo proprietario del nostro motel, a Page
Ho letto In&Out e Fiesta Mexicana e mi mangerei tutto quello che propongono già adesso alle 9.30 am :D
Buonissimi anche io li ho adorati!! E sono d’accordo anche per quanto riguarda la zuppa..non mi hai mai ispirato, l’ho assaggiata ma ho passato il testimone al mio ragazzo :)
Ciao Lucia! Dammi retta, il crab sandwich è veramente troppo buono! E poi il granchio lo vedi solo esposto, nel panino trovi solo la polpa :)
La clam chowder è molto densa, direi molto… pannosa! Se hai uno stomaco forte però, perché no? Alla fine è tutta esperienza :)
Non so mica se riuscirei mai a mangiare un crab sandwich… mi fa troppa impressione a vederlo :D
(sulla zuppa invece… nemmeno un cucchiaino tanto per sapere che sapore ha? E’ buona almeno?)