Conoscere una persona che vive nella località da visitare è sicuramente un vantaggio, io ne ho approfittato per passare un meraviglioso weekend a Milano, che voglio condividere con voi. Per gli eventi vi consiglio di consultare il sito ufficiale del Turismo, ma a cosa fare e dove mangiare ci pensa 100days: ecco la nostra top ten, una Milano da non perdere, cinque cose da fare e cinque posti dove andare a mangiare!
1) Teatro degli Arcimboldi
Il weekend a Milano è nato proprio in funzione di questa prima tappa. Dopo quasi due anni di attesa, sono riuscita ad assistere alla Notte dei Pubblivori, uno spettacolo nato agli inizi degli anni Ottanta per volontà del più grande collezionista di spot pubblicitari televisivi e cinematografici. Durante un’intera notte vengono proiettati gli spot più belli, quasi sei ore non-stop di pubblicità, nuove e storiche, provenienti da tutto il pianeta, per una scorpacciata da veri amanti della comunicazione. Che questa serata mi sarebbe piaciuta c’era da aspettarselo, ma la vera sorpresa è stata il Teatro degli Arcimboldi. L’edificio è molto accattivante già dall’esterno, ma dentro è ancor più affascinante. Qui si alternano moltissimi spettacoli ed è il luogo ideale per passare una notte a Milano un po’ diversa, adattissima dall’autunno alla primavera. Raggiungere il Teatro è semplicissimo e se lo spettacolo finisce dopo l’orario di chiusura della metro allora potete chiamare un taxi dalla comoda colonnina alla piazzola di parcheggio.
2) Dialogo nel Buio
Vi ho già parlato in un precedente post di questa magnifica esperienza. Quindi ovviamente non potevo non includerla nell’itinerario. Per chi, come me, ha già avuto il piacere di vedere il mondo senza doverlo guardare ci sono anche gli aperitivi e la cena al buio, dove il gusto può esaltarsi senza le interferenze della vista e dei suoi preconcetti.
3) Hangar Bicocca
L’Hangar Bicocca nasce nel 2004, dalla trasformazione di un ex stabilimento Breda in uno spazio d’arte contemporanea. È stato pensato come uno spazio aperto e fruibile da tutti: dallo studente, alle famiglie passando per gli appassionati d’arte, fino al visitatore occasionale. L’apertura e la fruibilità sono reali, tutte le esposizioni e le attività sono gratuite e vengono organizzati anche momenti di incontro e riflessione tematicamente connessi alle esposizioni del momento. C’è anche uno spazio dedicato ai bambini e un’area polifunzionale pensata per un pubblico dai 4 ai 14 anni, dando così ai bambini la possibilità di avvicinarsi all’arte divertendosi. Scegliendo di visitare l’Hangar Bicocca potrete ammirare la mastodontica installazione “I Sette Palazzi Celesti”, una mostra permanente realizzata nel 2004, appositamente per questo luogo. È una delle più importanti opere dell’artista tedesco Anselm Kiefer e il suo nome deriva dalla fonte d’ispirazione dell’artista, i Palazzi descritti nell’antico trattato ebraico Sefer Hechalot.
Fino a domenica 6 gennaio 2013 avrete l’opportunità di farvi ipnotizzare dall’ operta “Undisplay” a cura di Arsten Nicolai. Questa opera psichedelica rende otticamente percepibile il suono ed è espressione dell’estetica minimale che si traduce nell’uso monotonale del colore (variazioni sul bianco e nero) e delle sonorità; verrete catturati in un mondo alienante che propende verso l’astrazione e l’infinito.
Vi consiglio è di programmare un weekend prima del 3 febbraio 2013, in modo da non lasciarvi scappare l’opera d’arte più divertente mai esistita. On Space Time Foam di Tomas Saraceno è un’opera molto particolare, inusuale e suggestiva, un’opera che esige la partecipazione e l’interazione del visitatore.
L’opera è sempre visitabile al piano terra, anche dai bambini, mentre l’accesso ai piani superiori è consentito solo ai maggiori di 18 anni. La prenotazione per l’accesso ai piani superiori dell’opera avviene esclusivamente in loco, per il primo orario disponibile del giorno stesso di visita (con documento di identità valido provvisto di fotografia). Venendo di domenica preparatevi ad aspettare anche diverse ore, ma vi assicuro che tutta l’attesa vale quei pochi minuti di sospensione della realtà. Durante l’attesa pensavo di non farcela, perché un po’ soffro di vertigini e un po’ sono paurosa, a pochi istanti dall’arrembaggio alla membrana il cuore ha rischiato di scoppiare, e dopo ha continuato a bussare fortissimo.
Nonostante tutto non solo sono ancora viva, ma ho provato l’emozione di partecipare all’opera d’arte, invece di guardarla da lontano, senza poterla toccare.
4) Galleria Fotografica Carla Sozzani
Questa galleria si trova a un passo dal cuore di Corso Como, ma è situata in una tranquilla strada pedonale (zona Moscova). Vi sembrerà di entrare in una abitazione privata perché per raggiungerla si entra in un grande portone e si attraversa un cortile interno, con un piccolo café, per poi salire al primo piano di questo ex edificio industriale.
Questo spazio è da sempre dedicato alle arti visive (fotografia, pittura, disegno e scultura) con una particolare vocazione alla fotografia moderna e contemporanea, ma da diversi anni ospita anche mostre d’arte in senso ampio, dal design e all’architettura. La Galleria ospita anche una libreria, una sala della musica e un design store. Un piccolo suggerimento? raggiungete il tetto per godervi la visuale, riuscirete quasi a toccare le Torri Garibaldi.
5) Tram storici
A Milano la metro è molto comoda sopratutto per chi vive e lavora in città, ma la rete tranviaria regala delle emozioni in più. Uno dei miei consigli per conoscere un posto da vero viaggiatore non è tanto collezionare quante più attrazioni turistiche possibile, ma è esplorare un luogo e lasciarsi contaminare dai suoi paesaggi, dai suoi ritmi, dalla sua quotidianità. Qual’è il mezzo migliore per far questo? è certamente il tram che con ritmo lento, ma deciso, attraversa la città incrociando delusioni, speranze, rabbia, stanchezza e disillusioni. Ad amplificare questo meravigliosa esperienza senza tempo c’è la possibilità di spostarsi anche grazie alle vetture storiche.
I tram storici sono vetture a carrello rappresentano un pezzo di storia e della tradizione milanese. Sono già in circolazione molte delle vetture storiche restaurate del modello “Carrelli” degli anni ’30 e vi assicuro che girare Milano con questi Tram, in particolare la domenica, è una esperienza affascinante. Sappiate che è anche possibile noleggiare queste bellissime vetture per le occasioni speciali ed è anche possibile concedersi una cena a bordo di questi tram, una esperienza davvero unica!
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1) Panzerotto da Luini
Questa è una tappa obbligatoria, alcuni di voi potranno contestarmi che non è esattamente una meta fuori dai soliti itinerari, ma è una delle cose “milanesi” piu semplici che potrete fare. Vi basterà andare in via taldeitali e attendere in fila il vostro turno! Qui troverete un buttafuori che gestisce le persone come fa un vigile urbano con le auto agli incroci e tanti tantissimi Panzerotti. Dolci, salati, fritti e al forno!
La scelta è davvero ampia e siccome il buttafuori fa bene il suo lavoro è capace che nonostante la spaventosa fila vi ritroverete al banco senza ancora aver deciso. Dopo aver conquistato il vostro pezzo di felicità, in caso di pioggia non potrete fare altro che unirvi agli altri di fronte alla Rinascente, mentre se è bel tempo tra un morso e un altro potrete passeggiare per le strade del centro.
2) Pranzo da Pavè
Ho saputo dell’esistenza di questo posto grazie a una amica che conosce personalmente i proprietari. Un gruppo di ragazzi della mia età che negli anni peggiori della crisi hanno deciso di aprire un locale. La loro forza è aver deciso fin da subito che il loro non sarebbe stato “un locale”, ma “il” ed ecco che hanno puntato subito su stile, qualità e genuinità. Cucina a vista, prodotti freschissimi e un orario di apertura ridotto, scelta discutibile, ma forzata per mantenere alto il livello del cibo, poter avere un numero di dipendenti economicamente sostenibile, e forse sopratutto per poter vivere il lavoro come una passione e cercando anche all’esterno, all’aria aperta nuove ispirazioni. Da Pavè tutto è condiviso con i clienti, anche le nuove assunzioni, che vengono annunciate tramite i social con foto del nuovo membro dello staff con contratto alla mano, perché di questi tempi ottenere un contratto regolare è quasi come ottenere una vittoria. Il pane viene fatto “in casa” e viene utilizzato per creare i fantastici panini, rustici e buonissimi.
Nella pasticceria eccellono e le loro tartine dolci sono un caldo abbraccio d’amore, quella con fondente e quella con i lamponi sono indescrivibili e io sono convinta che unendole si possa raggiungere il paradiso. Quella con crema al limone con meringata mi ha lasciata un po’ insoddisfatta, ma sono sicura che sia stato il caso di quel giorno. In tema natalizio qui potrete trovare il vero Panettone, rigorosamente artigianale. Hanno anche augurato Buone Feste ai propri “amici” dedicando un video a questo prodotto tipico milanese! Buona visione:
3) Cena da Ciriboga
È la traslitterazione di un’antica parola basca “txiriboga” che indicava le locande tradizionali che offrivano al viandante un pasto caldo e un tetto per dormire. Nasce nel 1999 da un gruppo di amici che mettono in piedi un’associazione culturale con la precisa intenzione di trasformare una ex-legatoria in un ristorante. Qui si parte dalla cucina tradizionale italiana (sopratutto milanese) e straniera per poi rimescolare le carte in tavola, perseguendo sperimentazioni culinarie che non sono ne troppo ardite ne classiche, ma stanno in quella zona rassicurante di nuovo, ma pur sempre conosciuto.
L’atmosfera e l’arredamento è un po’ radical-chic, ma decisamente accogliente, mentre il servizio è molto sincero… quasi umorale, ma alla fine quello che importa davvero è il cibo e la compagnia. Ho passato qui una stupenda serata e vi consiglio di provare anche i dolci!
4) Brunch da Santeria
Santeria è un locale sullo stile di Pavè (e spero che nessuno si offenda), ma le atmosfere richiamate sono affini ed entrambi meritano una visita. Santeria si distingue per la versatilità del suo locale: uno spazio di oltre 500 mq ideato per il rilassamento della mente. Uno spazio che vuole portarti lontano, da vivere in tutta calma, dove si possono ritrovare gli amici, parlare con persone nuove, oppure ascoltare della buona musica, acquistare un vinile raro dopo aver assistito alla mostra di un fotografo.
Da Santeria trovate un po’ di tutto: la caffetteria dove potrete gustare delle ottime colazioni, pranzi, brunch domenicali; un negozio che sembra quasi un bazar, con libri, musica e abbigliamento; una sala versatile, adatta ad ospitare mostre, vernissage, showcase musicali, conferenze stampa, corsi; infine pure un’area co-working! Forse vi chiederete cosa non c’è da Santeria… ma ancora non è finita qui. La zona caffetteria è dotata anche di un cortile esterno, dove poter godersi tutto questo universo al meglio durante le belle giornate e la stagione estiva (foto copertina il cortile in versione invernale).
5) Cucina Fusetti
Cucina Fusetti è una piccola stella del cielo di Milano nata solo nel 2012 vicino ai vivaci Navigli, una delle zone più frequentate della città, ma ubicata in una stradina lontana dalla confusione. L’ambiente è decisamente in stile vintage, i complementi d’arredo sono oggetti d’epoca recuperati e l’aria retrò è confermata dalla scelta di mantenere il pavimento originale, restaurandolo. Non troverete una sedia uguale all’altra.
L’atmosfera ricercata è quella da locale anglosassone o spagnolo, e la vocazione internazionale è nel DNA di Cucina Fusetti. La cucina è Sardo-Portoghese così come sono, rispettivamente, il proprietario e il cuoco. Adatta a pranzi, cene e “Pranch” del sabato, sono consigliatissime le serate sarde, la fregola con il pesce, la bottarga, ma il menù cambia in continuazione, quindi è difficile consigliarvi un piatto specifico. Anche l’aperitivo non è male, ma non è buffet. Prima di andar via non dimenticatevi di chiedere il mirto.
Come arrivare a Milano? Io vi consiglio il treno o l’aereo, perché spostarsi con l’auto, almeno che non sappiate già dove lasciarla, è stressante. Ora che avete tutti i consigli necessari per trascorrere un meraviglioso weekend a Milano non vi resta che raggiungerla.
*Foto in prestito: Santeria (anche in copertina) e Cucina Fusetti.
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