La Malga è la tipica costruzione di montagna, utilizzata nel periodo estivo come ricovero per l’alpeggio, ovvero quando gli animali vengono portati al foraggio. Questo è anche il luogo in cui vengono preparati prodotti caseari artigianali e di alta qualità, ottenuti dalla mungitura del bestiame.
In Trentino, ogni sabato di luglio e agosto, è possibile scoprire il mondo dell’alpeggio in prima persona. In questi mesi diverse malghe hanno accolto i visitatori, mostrando come si svolge la loro tipica giornata lavorativa dalla produzione del formaggio, alla mungitura delle mucche e alla cura degli animali. Questa tradizione montana è ancora viva in Trentino, non è solo una trovata per attirare i turisti. Il malgaro non conduce una vita semplice, ma a sentir loro nessuno ha intenzione di tornare a una vita “normale” fatta di scrivanie, ambienti chiusi e orari da ufficio. Il lavoro è impegnativo e non permette di procrastinare, ma è pieno di piccoli momenti unici, densi di gratificazioni, e la soddisfazione è ben visibile nei loro occhi.
Noi abbiamo partecipato ad #albeinmalga nell’altopiano della Paganella a Malga Tovre, nel bellissimo scenario delle Dolomiti, all’interno del Parco Naturale Adamello-Brenta. Il programma prevedeva il ritrovo alle 5.30 per prendere la bidonvia da Molveno, la quale offre una vista spettacolare sul lago illuminato dalle primissime luci del mattino, e raggiungere la località Pradel a 1370 metri. Dato che abbiamo soggiornato all’Hotel Piccola Baita, che si trova proprio in questa località, ci siamo trovati con il resto del gruppo all’arrivo dell’impianto di risalita alle 5.45. Da qui, dopo una breve passeggiata in salita, lungo un sentiero che sale sinuosamente nel bosco, siamo arrivati alla Malga Tovre!
Abbiamo conosciuto Damiano, Monica ed Aurora, la famiglia che si occupa di questa Malga, che è anche una fattoria didattica con un percorso pensato per i bambini e arricchito da pannelli che presentano gli animali della fattoria. Ci sono mucche, asini, pecore, capre, maiali, conigli, galline ed oche, ma prima di tutto questo… c’è la magia del sole che sorge.
Ad ogni passo, ad ogni respiro, un raggio di sole illumina un pezzetto di montagna e di prato in più, riscaldando i nostri cuori e le corde vocali del gallo, che come ogni mattina accompagna il sole con il suo canto. Il momento che più mi ha emozionato è quello dell’Enrosadira, si chiama così il fenomeno per cui alcune cime delle Dolomiti assumono un colore rossastro durante l’alba o il tramonto.
Vi assicuro che è uno spettacolo carico di stupore e ammirazione, che vale la pena di vedere non una, ma più volte nella vita. L’aria è frizzante e si percepisce un senso di pace assoluta, come se assieme agli animali e circondati dalla bellezza della natura non ci fosse posto per i problemi della vita moderna. Abbiamo sorpreso alcune mucche affacciate alle finestre della stalla, anche loro catturate dal fascino dell’alba.
Nella Malga ogni giorno inizia con questo semplice capolavoro della natura, ma Damiano e Monica devono mettersi all’opera: iniziano a mungere, a dare il biberon al vitello, a pulire le stalle di tutti gli animali e infine è il momento per Damiano di iniziare a fare il formaggio. Per prima cosa è necessario mettere il latte a bollire in un pentolone di rame e mentre attendiamo che sia pronto… facciamo colazione con latte fresco (freddo o scaldato) yogurt, formaggio, confettura di frutta e miele, pane, torte fatte in casa, burro casereccio e speck. Una colazione così completa e (davvero) a km 0, immersi nella luce del mattino, guardando le dolomiti e gli animali che pascolano, è indimenticabile.
Damiano dopo un po’ è dovuto tornare al formaggio e noi lo abbiamo seguito per vedere come nasce il nostrano. Il formaggio di malga ha sempre una pasta dal colore giallo più o meno intenso, dovuto all’alimentazione di alpeggio. I suoi profumi e sapori sono poi determinati dalla composizione specifica della flora locale. In tutte le malghe trentine si producono formaggi diversi che portano genericamente lo stesso nome: “Nostrano di malga”. Alla Malga Tovre buona parte del latte viene venduto per la produzione del Trentingrana, mentre il restante latte viene impiegato per la piccola produzione artigianale, spesso su prenotazione. Difatti sbirciando nella stanza di stagionatura si scopre che quasi tutte le forme portano il nome di chi le ha ordinate. Alla fine non abbiamo resistito ed abbiamo acquistato una bella forma da portare a casa, per riportare alla mente, con facilità (e gusto) la nostra mattinata in Malga (una forma da 2,5 chili costa circa 25 euro).
Assistere al sole che sorge, circondati dalla bellezza immortale della natura, incontrare gli animali e i malgari, accompagnarli nelle fasi di mungitura, ascoltando i loro racconti, assistere alla produzione di un formaggio ed infine assaggiare il latte fresco appena munto è un’esperienza unica e spesso irripetibile, che ci mostra un mondo che può sembrare antico, ma che continua a vivere. Per partecipare ad #albeinmalga è necessario prenotare, perché ogni evento è a numero chiuso, e si versa una somma (praticamente simbolica) di 7 euro che comprende: l’utilizzo di eventuali impianti di risalita, guida alpina e/o accompagnatore di territorio, visita alla Malga e la lauta colazione con i prodotti della malga! Per quest’anno le date rimaste sono solo due, ma nel 2014 vi aspetta una intera stagione estiva per organizzare la vostra Alba in Malga!
Prossime date 2013
(evento a numero chiuso: prenotazione obbligatoria – costo 7€)
Sabato 24 agosto – Malga Sadole – Val di Fiemme
Info e prenotazioni: ApT Val di Fiemme – Tel. 0462 241111 – info@visitfiemme.it
Sabato 31 agosto – Malga Stablasolo – Val di Sole
Info e prenotazioni: ApT Val di Sole – Tel. 0463 901280 – info@valdisole.net