Il Carnevale di Viareggio ha sempre fatto parte dei miei ricordi, dato che sono nata e crescita a Pisa, distante da Viareggio solo 28 chilometri. Se chiudo gli occhi riesco a recuperare dei vaghi ricordi, annebbiati, come un sogno, in cui ci sono io al cospetto dei carri, queste strutture gigantesche, quasi spaventose nella loro grandezza, e tanti, tanti, tantissimi coriandoli. Coriandoli ovunque. I ricordi successivi sono più definiti, ma anche più combattuti. Rivedo le domeniche, quando ero adolescente, dedicate alla battaglia urbana con gli spray proprio sul lungomare di Viareggio. Allora i carri erano “altro”, sullo sfondo di giornate sfiancanti finalizzate alla difesa e all’attacco, passando il tempo a sfidarsi, offendersi e a prenderla sul personale. I carri erano come una scenografia sbiadita, un mero rumore di fondo.
Adesso questo ricordo mi sembra una terribile un’offesa, perché i carri del Carnevale di Viareggio sono l’espressione diretta della maestria e della creatività dei viareggini. Da 141 anni quest’evento è uno dei più scenografici in Italia e l’idea venne in mente ad un gruppo di giovani, durante un martedì grasso, seduti al tavolo dell’allora caffè del Casinò. Da quel 24 febbraio 1873 la fama del corso in maschera è cresciuta assieme alle dimensioni dei carri. Da monumenti costruiti in legno, scagliola e juta, modellati da scultori locali ed allestiti da operai che durante tutto l’anno lavoravano nei cantieri navali, i carri allegorici sono diventate maestose opere ingegneristiche, senza tradire loro natura di creazioni periture. Da molti anni gli operai e gli artisti collaborano con degli ingegneri e queste collaborazioni danno la possibilità di realizzare i carri che vedete oggi, introducendo ogni anno qualche novità sia per quanto riguarda i materiali che ovviamente le tecnologie. Tradizione, collaborazione, senso di appartenenza, estro creativo, tantissima ironia e una punta di competitività sono gli ingredienti principali dei 141 anni di Carnevale di Viareggio. La storia di questo carnevale s’intreccia profondamente con la storia dell’Italia e degli italiani.
Quest’anno la Fondazione Carnevale, l’ente che dal 1987 organizza la manifestazione, ha assegnato il premio Burlamacco d’Oro 2014 alla Rai perché proprio al Carnevale di Viareggio del 1954 fu dedicata la prima diretta televisiva in esterna e la prima diretta in Eurovisione della Rai. Il 2014 è un anno speciale per il Carnevale, ma anche per i mezzi di comunicazione tradizionale, visto che quest’anno si festeggia il 60° compleanno della Televisione e il 90° anno della Radio.
Il Carnevale della satira e della censura
Andreotti è stato uno dei personaggi più rappresentati dai carri allegorici di Viareggio, assieme a Craxi, Berlusconi e altri. Una volta ad un corso mascherato esordì con: “Un politico non vale niente se non è raffigurato sui carri del Carnevale di Viareggio”. Ho scritto che questo Carnevale “s’intreccia profondamente con la storia dell’Italia e degli italiani”, ma in realtà questa manifestazione rompe i confini nazionali e prende spunto dai più importanti avvenimenti politici del mondo.
Uno degli esempi più importanti e famosi di satira a Viareggio, quella satira che attacca, critica e ridicolizza i detentori del potere politico è infatti il carro “Arriva Mao” di Giovanni Lazzarini detto Meneghini, uno dei carristi più graffianti. Lazzarini negli anni ’70 rappresentò un gattone di peluche, dedicato all’ascesa al potere in Cina di Mao Tse-tung. Immaginatevi questo enorme gatto rosso che innalzava una bandiera americana. La censura non tardò ad arrivare, e il carro venne bloccato al secondo corso perché arrivò l’out-out del Governo, anche per evitare incidenti diplomatici con l’USA e tra l’America e la Cina.
Un altro episodio diventato storia e sempre legato a Giovanni Lazzarini è la realizzazione negli anni ’70 di una mascherata in gruppo, composta da 10 mascheroni alti più o meno 2,5/3 metri, intitolata “Porcherie d’oggi”, composta da 10 maiali vestiti in abiti talari. Anche questa provocazione suscitò sdegno e già alla prima sfilata arrivò l’ordine della Curia di Lucca di togliere dalla sfilata l’opera di Lazzarini, ma anche di non far girare in televisione e sui giornali le foto o i video della mascherata, con tanto di denuncia al costruttore e al presidente del comitato Carnevale per vilipendio alla religione Cattolica. Negli archivi storici c’è ancora un filmato esilarante in cui si vedono questi maiali che scappano nella folla, inseguiti dai carabinieri.
I momenti di censura sono stati tanti nel corso della storia del Carnevale di Viareggio. È diventato famoso e si è distinto proprio per la satira politica, ma negli ultimi anni ha sviluppato altre tematiche legate al costume, alla società e ai suoi problemi. Difatti proprio quest’anno ci sono ben due carri dedicati ad internet, che però sono stati sviluppati in maniera totalmente diversa.
Il primo è di Fabrizio Galli intolato “Non entrare in quel portale” e ci sono come diversi Stargate che permettono di accedere a un mondo dove non si sa mai chi puoi incontrare o cosa può succedere. C’è poi un mostro che mangia il cervello di un bambino intento ad entrare nei social media.
Un altro carro è “La Rete” di Alessandro Avanzini, anche questo piuttosto d’impatto e particolare. Un ragno cibernetico, quasi un’astronave, che tesse la tela dell’informazione su internet.
Costume e società sono i temi più affrontati nelle ultimissime edizioni anche perché una volta la politica era molto più prevedibile, purtroppo il continuo cambiamento degli scenari politici attuali rende la vita più difficile ai carristi viareggini. Nonostante le difficoltà che incontrano, questi artisti della cartapesta riescono a sorprendere sia gli adulti, con le idee graffianti e che mettono a nudo i contrasti della politica e dell’attualità, sia i bambini, con le loro danze, i loro colori e le loro realizzazioni mastodontiche.
Il 9 marzo avete l’ultima occasione per assistere all’edizione 2014 e se andate, o ci siete già stati, vi consiglio di partecipare il contest su Instagram “Scatta il Carnevale” (aperto fino all’11 marzo), in palio ci sono ipad, samsung, un weekend a Roma, delle cene a Viareggio e molto altro ancora. Trovate tutte le informazioni qui: http://carnevale.versiliatoday.it/