«Mamma, vado a Beijing.»
Se avete già letto il nostro precedente post “15 cose da sapere prima di partire per la Cina” forse avete già capito perché vi parliamo del Festival Internazionale del Turismo di Beijing, altrimenti lo capirete poche righe più avanti.
Dalla riforma che ha portato la Cina ad aprirsi, almeno in parte, al resto del mondo, sono nati tanti festival del folklore internazionale per promuovere la grandezza della Repubblica Popolare Cinese e inaugurare un sussurrato dialogo tra la Cina e l’Occidente. Tra questi c’è il Beijing International Tourism Festival.
Ogni anno, a fine settembre, il svolge a Pechino il Festival Internazionale del Turismo, patrocinato dal governo municipale di Beijing e dall’Amministrazione statale per il turismo. Migliaia di attori cinesi e stranieri provenienti da 22 Paesi si riuniscono nella capitale esibendosi in un imponente spettacolo di colori, suoni e movimenti.
Quest’anno per rappresentare non solo l’Italia ma anche l’Europa è stato selezionato il gruppo folcloristico La Montesina di Santa Maria a Monte (un piccolo paese della provincia di Pisa), nato nel 1970 e che ha già ha partecipato a numerose manifestazioni internazionali.
Il gruppo di majorettes, coordinate dal direttore artistico e coreografo Paolo Pagni, e di musicisti, diretti dal maestro Giacomo Montanelli, svolge la sua attività nell’ambito dell’Associazione culturale “Vincenzo Galilei”, presieduta da Giorgio Novi e Stefano Faraoni, ed ha partecipato a trasmissioni televisive e film come ad esempio “Bomber” con Bud Spencer, “Don Camillo” con Terence Hill e Andy Luotto, “Good Morning Babilonia”, dei Fratelli Taviani.
Cosa ci facciamo noi tra musici e majorettes? La Montesina ha scelto 100days come media partner, per documentare con video, foto e racconti questo grande evento che vedrà La Montesina come unico protagonista europeo.
Per la missione in Asia ci sono io, Kinzica, e non vi nascondo che sento un po’ di nodo allo stomaco. A parte l’ansia della connessione, dei siti bloccati (vedi qui) e ovviamente per l’impegno lavorativo, non so come vivrò questa full immersion nella Repubblica Popolare Cinese, che a pensarci mi provoca timore e diffidenza (causata principalmente dall’inquinamento e dalla forma di governo). Da brava viaggiatrice, però, sento un’irresistibile attrazione verso questo paese così culturalmente lontano dal nostro, che in confronto la distanza geografica sembra irrilevante.
Sabato 27 settembre, per pura casualità, a Pisa c’è stata la prima edizione del Festival della cultura cinese, promossa dall’Istituto Confucio, dall’Istituto Superiore, dal Comune di Pisa e in collaborazione con la Federazione italiana Wushu-Kung-Fu. Al Giardino Scotto, sotto un cielo incredibilmente azzurro, si sono svolti laboratori di lingua cinese, calligrafia e musica. Ai bambini sono stati regalati gli aquiloni e vederli correre, sorridenti, è stato davvero emozionante. Tre ragazzi cinesi erano a disposizione dei visitatori per scrivere nomi e cognomi, ed hanno provato a tradurre anche il mio… voi che ne pensate?
Pisa sta tessendo un legame speciale con la Cina: è gemellata con Hangzhou, una metropoli con 6,4 milioni di abitanti e l’aeroporto ‘Galilei’ sta cercando di attivare il volo Pisa-Shangai. Dal 28 settembre al 5 ottobre sarà La Montesina a conquistare la Repubblica Popolare Cinese, da Santa Maria a Monte con Furore!
3 Comments
[…] di partire vi ho raccontato 15 cose da sapere prima di partire per la Cina e il Festival Internazionale del Turismo di Beijing, adesso voglio raccontare 10 cose che non dimenticherò della […]
uau la Cina! Kinzica che meraviglia, ti seguiremo e già so che ci farai sognare :)
Grande avventura, davvero, attendiamo resoconti as soon as possible……