State organizzando un viaggio in Cina o sognate di visitare l’Asia orientale? Un viaggio come questo, dall’altra parte del mondo, è molto emozionante, ma prima di partire è bene informarsi sulle usanze ed i costumi del paese in modo da interagire al meglio con la popolazione locale, evitando inutili fraintendimenti. I consigli che ho raccolto qui sono quelli segnalati dagli istituti di cultura cinesi e possono essere davvero utili per chi sta per visitare questo paese per la prima volta. Se siete dei conoscitori della “Terra di Mezzo”, potete leggere questa lista e aggiungere altri suggerimenti preziosi:
1) Informazioni generali sulla Cina
Il nome tradizionale della Cina è “Zhongguo” che significa “Terra di Mezzo” ed è così che i cinesi chiamano la propria nazione. La Repubblica Popolare Cinese è uno Stato a partito unico governato dal Partito Comunista e la sede del governo è nella capitale, Pechino (in cinese 北京 – romanizzato in pinyin come Beijing). L’aeroporto è identificato con la dicitura internazionale PEK. La Cina è il secondo paese più grande al mondo per estensione e il primo per popolazione (sono circa 1.35 miliardi e rappresentano il 25% della popolazione mondiale) ed è la seconda potenza economica mondiale (dopo gli Stati Uniti e prima dell’India) ma secondo uno studio della Banca Mondiale potrebbe passare al primo posto già nel 2014, con 5 anni di anticipo rispetto alle previsioni. Ci sono più di cento città con una popolazione di oltre 1 milione di abitanti e quattro con oltre 10 milioni di persone. Le città più popolate sono Chongqing, Shanghai, Pechino mentre la regione di Hong Kong è abitata “solo” da 7 milioni di persone. Fuso orario Cina: + 7 durante l’ora solare + 6 durante l’ora legale.
2) Quando andare in Cina
I periodi migliori per visitare la Cina sono l’autunno e la primavera, momenti in cui le temperature sono miti, piacevoli e gli sbalzi di temperatura sono contenuti. Questi però sono anche i periodi considerati di alta stagione, con prezzi maggiorati rispetto agli altri periodi dell’anno. Una soluzione ottimale potrebbe essere partire poco prima o poco dopo le stagioni ideali, in particolare a Marzo e Settembre.
3) Festività pubbliche cinesi
Festa | Data | Durata |
Capodanno | 1 gennaio | 3 giorni |
Festa di primavera | a seconda del calendario lunare | 7 giorni |
Festa di Qingming | Solitamente in aprile ma varia a seconda del calendario lunare | 3 giorni |
Primo Maggio | 1 maggio | 3 giorni |
Festa del Dragon Boat | il quinto giorno del quinto mese secondo il calendario lunare | 3 giorni |
Festa di mezzo autunno | 15 agosto secondo il calendario lunare | 1 giorno |
Festa nazionale | 1 ottobre | 7 giorni |
4) Visto per la Cina
È necessario richiedere il visto dall’Italia, almeno un mese prima. Il passaporto deve avere una validità di almeno 6 mesi, vale a dire che tra la data della richiesta del visto alla data di scadenza del passaporto devono intercorrere più di 6 mesi. Per procurarsi il visto turistico (L) è necessario andare di persona nelle ambasciata cinese di Roma o nei consolati (previo appuntamento) di Milano o Firenze, presentando:
- il modulo di richiesta compilato
- il passaporto
- una fototessera
- la conferma della prenotazione alberghiera o la fotocopia del biglietto aereo.
Il costo per il visto è di 30 euro ed è valido per 3 mesi a partire dalla data di rilascio e consente una permanenza di un mese. Per i visti business (Z) è necessario presentare una lettera d’invito da parte di una azienda, previa autorizzazione del Ministero degli Affari Esteri cinese. Per i visitatori temporanei che siano ospiti presso abitazioni di residenti (cinesi o stranieri), e non in strutture alberghiere, è previsto l’obbligo di registrazione entro 24 ore presso i commissariati di polizia di zona. All’ospitante viene chiesto di presentare il permesso di residenza e la documentazione attestante la proprietà o fitto della struttura e all’ospite viene chiesto di mostrare il passaporto. Coloro che si recano in Cina per svolgere attività giornalistica sono tenuti a dichiararlo nella richiesta del visto. Qui trovate il modulo per la richiesta di visto per la Cina.
5) Come si chiama la moneta cinese e dove cambiare i soldi
La valuta avente corso legale nella Repubblica Popolare Cinese è il renminbi “moneta del popolo” o yuan (l’abbreviazione ufficiale è CNY anche se quella comunemente usata è “RMB“). La Bank of China (Banca della Cina) e gli altri istituti bancari da essa designati, possono effettuare il cambio di moneta straniera in forma di contanti, traveller cheque e carte di credito in renminbi. Inoltre è possibile cambiare la moneta presso le strutture ricettive turistiche principali (alberghi e negozi). Prima di lasciare la Cina è possibile riconvertire il denaro restante non utilizzato, ma è necessario presentare le ricevute per scongiurare il traffico di banconote false.
6) Mance in Cina
Pe i viaggiatori individuali non è necessario offrire mance, anzi per alcuni potrebbe anche essere offensivo riceverne. Se si viaggia in gruppo invece le mance sono consigliate e potrebbe essere utile creare un fondo “comune” da consegnare alla guida o gli accompagnatori e lui/lei provvederà a distribuirle (3 euro al giorno per persona dovrebbero essere più che sufficienti).
7) The Great Firewall: ecco i siti bloccati in Cina
In Cina è in vigore il “Golden Shield Project“, chiamato anche “Great Firewall” ovvero un sistema di sorveglianza della rete internet che permette di bloccare molti siti a cui noi, dall’Italia, accediamo in continuazione. Questa informazione è importante perché per le nostre comunicazioni con l’Italia dovremo fare a meno di questi strumenti. I siti più conosciuti a cui non potrete accedere sono:
- Amnesty International
- Dropbox
- Flickr (dal 1° luglio 2014)
- Google (Maps, Docs, Drive etc)
- Gmail
- LinkedIn
- Skype
- Vimeo
- Wikipedia (sono oscurate determinate pagine)
- WordPress
- YouTube
Esistono diversi metodi per aggirare il blocco e sono anche semplici, ma tenete bene in mente che il governo cinese non solo impedisce l’acceso a determinati siti, ma controlla e monitora tutto il traffico internet, quindi non è difficile essere scoperti. Qui trovate la lista completa dei siti bloccati in Cina (ENG). La buona notizia è che ci sono ancora delle app che non sono state bloccate e che potete utilizzare per condividere immagini durante il viaggio e comunicare: Instagram e Whatsapp.
8) Prese di corrente in Cina
Tensione domenstica: 220 V – Frequenza: 50 Hz. Tipo presa:
9) Trasporti Urbani in Cina
Nelle maggiori città, come a Pechino, c’è la metropolitana. Il Risciò offre una esperienza dal sapore antico ed è forse il mezzo più rilassante per esplorare le città, specialmente per le vie più strette e i famosi hutong (i vicoli di Pechino). Sebbene quasi tutti i risciò hanno delle tariffe ragionevoli contrattare con i loro conducenti diventa un modo divertente per conoscerli meglio. I treni sono puntuali ed efficienti, ma in Cina i biglietti vengono messi in vendita determinati giorni prima della partenza, indicativamente 10 o 20 giorni prima. Per essere sicuri di riuscire ad acquistare i biglietti è necessario conoscere in anticipo quando verranno messi in vendita per la specifica tratta.
10) Cultura Cinese
Ogni atteggiamento individualista non è ben visto in Cina ed è ritenuto tipico della cultura occidentale. Per i cinesi la comunità, ed il suo benessere, è prioritaria rispetto alla felicità individuale ed è molto importante “salvare la faccia”, che si potrebbe tradurre con i valori di dignità, onore e reputazione. Tradizionalmente non si mettono in mostra e apprezzano la riservatezza, la discrezione e la cortesia. Le persone sputano per strada molto più spesso che in Europa e mentre mangiano fanno più rumore che in altri paesi ed a volte usano soffiarsi il naso senza utilizzare fazzoletti. In Cina vi conviene avere sempre dietro la carta igienica perché nei bagni pubblici spesso non è disponibile. I cinesi considerano poco igienici i seguenti atteggiamenti: rimettere in tasca fazzoletto già utilizzato, mordersi le unghie, utilizzare stuzzicadenti, toccarsi la bocca con le dita. Inoltre evitate di fare smorfie, di gesticolare, in modo particolare puntando il dito verso qualcuno o qualcosa, se volete indicare qualcosa, fatelo con una mano aperta. Più della metà dei cittadini cinesi si considera ateo, ma ci sono molte minoranze culturali e religiose, in particolare sono diffusi il Taoismo, Buddismo, Islamismo e Giudaismo. I cinesi considerano i principi del Taoismo e del Confucianesimo come elementi fondamentali della loro cultura.
11) Shopping in Cina
In Cina si contratta per l’acquisto delle merci e le negoziazioni solitamente durano molto a lungo. Dovrete essere molto pazienti, ottimisti e tranquilli e soprattutto ricordare che i cinesi non sono abituati a presentare in modo diretto le loro opinioni. Tradizionalmente, evitano un confronto, e propongono sempre una soluzione diversa.
12) Il galateo delle bacchette
Una volta a tavola, dovrete seguire con attenzione il galateo delle bacchette. Le pietanze che sono difficili da gestire con le bacchette vengono tradizionalmente mangiate con il cucchiaio.
In particolare, questi sono gli atteggiamenti considerati scortesi e quindi che dovrete evitare:
- Picchiare le bacchette sul bordo della ciotola, perché in passato i mendicanti facevano questo tipo di rumore per attirare l’attenzione.
- Infilzare il cibo con le bacchette.
- Indirizzare le bacchette inutilizzate verso gli altri seduti al tavolo.
- Posizionate verticalmente le bacchette in una ciotola di riso perché ricorda il rito dell’incenso che brucia, e simboleggia la morte in generale.
13) Incontri d’affari in Cina
Se state andando in Cina per lavoro, vi consiglio di studiare bene tutte le regole sociali applicate agli incontri di lavoro. Il biglietto da visita deve essere assolutamente dato e preso con entrambe le mani e non è considerato cortese mettere un biglietto da visita in tasca di fronte al proprietario. Non si deve gesticolare, fare smorfie, toccare qualcuno sulle spalle o dare pacche. Non dovete mai criticare apertamente e prendervi gioco di qualcuno. I cinesi danno molta importanza al comportamento misurato, alla calma e la puntualità è molto apprezzata. Spesso applaudono per accogliere qualcuno in una società ed in quel caso l’applauso deve essere ricambiato. I cinesi non esprimono mai le loro opinioni in modo diretto e netto, ma non dovrete scambiare la loro gentilezza e la loro atteggiamento cauto per condiscendenza. In Cina non esistono equivalenti di “no” e “si” ed espressioni come “forse”, “torneremo più avanti su questo” oppure “vedremo” , vanno intese intese come risposte negative.
14) I doni nella cultura cinese
Una parte fondamentale delle relazioni sociali e commerciali sono i doni tradizionali. I cinesi fanno regali ai propri ospiti e si aspettano che gli altri ricambino il pensiero. La confezione regalo deve essere curata e i colori più apprezzati sono oro e rosso, oppure argento e rosa. Fate attenzione con gli oggetti di colore bianco o nero, perché in Cina sono considerati i colori del lutto. Per gli incontri di lavoro sono possono andar bene eleganti gadget aziendali ed in generale sono sempre benvenuti oggetti dell’artigiano del proprio paese. Un regalo non deve essere troppo costoso, perché potrebbe mettere in imbarazzo e non essere all’altezza del dono ricevuto, ma nemmeno troppo a buon mercato, che equivarrebbe ad una mancanza di rispetto. Dovete fare anche attenzione ai numeri: evitate in assoluto il numero “4” che assomiglia alla parola “morte” mentre il numero “8” è ben visto poiché è simile a una parola che significa prosperità e sviluppo.
15) Argomenti tabù e la regola delle tre “T”
Avete presente quelle lunghe ed interminabili discussioni in famiglia, in televisione e al bar, sul governo, sui partiti politici, su quel politico in particolare e sulla nuova legge introdotta? Bene, in Cina una situazione del genere è fantascienza e se criticate l’operato del governo le persone potrebbero anche sentirsi offesi personalmente. In particolare, scordatevi di avanzare critiche riguardo alla politica del “figlio unico” o considerazioni sui rispetto dei diritti umani. Infine la regola aurea, facile da ricordare, è quella delle tre “T”: evitate di parlare di Tibet, Taiwan e Tiananmen. 15bis) In Cina non è facile trovare qualcuno che parli inglese, quindi le comunicazioni possono essere davvero complicate. Chiedete un biglietto con il nome e l’indirizzo del vostro albergo in cinese, in modo che possiate mostrarlo ai tassisti. Munitevi di frasario, stampate i nomi dei posti che volete visitare in caratteri cinesi prima do partire e armatevi di tanta pazienza. Per strada avrete più possibilità di interagire in inglese se vi rivolgete agli studenti.
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Questa ricerca è stata fondamentale perché tra pochi giorni mi aspetta un volo per Pechino. Avete capito bene: sto per andare in Cina! Vi svelerò qualcosa in più nel prossimo post, quello in cui vi parlerò del “16° Festival Internazionale del Turismo di Beijing“.
2 Comments
[…] di partire vi ho raccontato 15 cose da sapere prima di partire per la Cina e il Festival Internazionale del Turismo di Beijing, adesso voglio raccontare 10 cose che non […]
molto interessante, anche chi non sta partendo per la terra di mezzo!