Nonostante il brutto tempo e il freddo la voglia di rinunciare a visitare posti nuovi, anche non troppo lontani da casa, non svanisce mai.
Fuori piove ma noi, incuranti del meteo, ci mettiamo in macchina di mattina presto e partiamo da Pisa, percorrendo la via Emilia. I panorami sono splendidi anche col temporale e durante il viaggio immagino il paesaggio illuminato dai raggi del sole. Dopo un’ora e mezzo arriviamo finalmente alla nostra destinazione: oggi vi portiamo in Val di Cornia, vicino a Suvereto, e più precisamente vi racconterò della nostra visita alla Cantina Petra.
Non è la prima volta che veniamo qui (abbiamo già citato Petra nell’itinerario enogastronomico nella Costa degli Etruschi) ma oggi ci concentreremo esclusivamente su questo gioiello architettonico ideato da Marco Botta sotto le indicazioni del proprietario di Petra, Vittorio Moretti. La Cantina Petra è una imponente costruzione sulle colline che si nota sin da lontano: percorrendo la SP22 è impossibile non accorgersene! Arrivando, si capisce subito che questo è un luogo speciale. La prima cosa che si nota, infatti, è la scultura esposta all’ingresso, che annuncia un luogo dove arte e enologia sono intimamente connesse.
Passato il cancello si sale lungo la strada che porta prima al podere, poi alla cantina. Parcheggiamo e entriamo nella reception del podere, notiamo subito un numeroso gruppo di tedeschi impegnati a fare una degustazione e sono tutti in religioso silenzio: stanno cercando di usare tutte le loro papille gustative per sentire tutte le sfumature di sentori che caratterizzano i vini prodotti in questa cantina. Poco dopo la degustazione termina e il gruppo esce soddisfatto dal salone per recarsi allo shop e fare il pieno di bottiglie, per portare a casa un pezzo di Toscana.
Arriva finalmente il nostro turno! Veniamo accolti in questo fantastico salone, tanto grande quanto familiare, i colori che ci circondano ci fanno sentire a casa anche se l’ambiente è intriso di una classe fuori dal comune. Il panorama che si ammira da qui è mozzafiato e ci fa innamorare della Val di Cornia ad ogni respiro, nonostante la pioggia battente. Iniziamo la degustazione dei vini prodotti dalla Cantina Petra sorseggiando il vino Ebo, per poi continuare con Quercegobbe, Potenti, Alto e concludere col top della casa: Petra.
Non mi fermo a descrivere nel dettaglio questi vini perché non avendo una preparazione da sommelier potrei dire cavolate, posso solo dire che io di vini ne bevo, ma buoni e complessi come questi è difficile trovarne, anche nel in Toscana. Se volete però un parere sfacciatamente soggettivo, i vini che ho preferito sono Quercegobbe e Petra. Finita la degustazione, ci accingiamo a salutare il podere e a dirigerci verso il cuore della tenuta: la cantina disegnata da Mario Botta.
Fu costruita tra il 2001 ed il 2003 dalla ditta di costruzioni di Moretti ed è una struttura avveniristica che tenta di raccogliere al suo interno le tradizioni della Toscana ma allo stesso tempo tende a differenziarsi dal paesaggio circostante. Questo edificio geometrico, pieno di angoli e linee nette, risalta in contrasto col paesaggio ondulato delle colline che lo circondano. La Cantina Petra, oltre che essere particolare dal punto di vista architettonico, è funzionale al processo di vinificazione: la parte sezionata del cilindro contiene dei condotti che servono per l’immissione delle uve nei serbatoi. Ovviamente tutti i macchinari che vengono utilizzati per produrre vino e olio sono ultramoderni e efficienti, qui tutti i lavoratori sono molto attenti all’impatto ambientale e tentano di sprecare il meno possibile del raccolto pur garantendo dei livelli di qualità molto alti. Ma la cosa più particolare e più affascinante della Cantina è senza alcun dubbio la stanza in cui si viene a contatto con la nuda roccia, alla quale ci si arriva passando dalla cantina dove vengono tenute tutte le botti a riposare (spesso in questa stanza vengono allestite mostre d’arte, scelta che conferma la passione della famiglia Moretti).
In questa stanza, illuminata da luci blu e viola, ci si sente dentro la natura e allo stesso tempo dentro la cantina, è un luogo di incontro ma allo stesso tempo di meditazione, senza alcun dubbio è una delle stanze più singolari e affascinanti in cui sia mai stato.
Finito il giro della cantina siamo tornati al podere, dove abbiamo fatto compere prima di andare via. È impossibile visitare questa cantina senza portarsi via un piccolo pensiero, anche solo per ricordo. Nel mio caso non si è trattato solo di pensieri e neanche troppo piccoli!
Cantina Petra è una delle cantine più affascinanti della Toscana, curata da persone che amano il loro lavorano e ogni giorno si impegnano con grande professionalità per raggiungere livelli di qualità sempre più elevati. Un consiglio, se volete visitare questa cantina chiamate in anticipo per verificarne la disponibilità!
Post e foto di Alessandro Marazia (non sponsorizzato)
1 Comment
bellissima…
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