Viva Las Vegas
turnin’ day into nighttime
Turnin’ night into daytime
If you see it once
You’ll never be the same again
[Elvis Presley, Viva Las Vegas]
E pensare che io, quando ho iniziato a buttare giù l’itinerario del viaggio negli Stati Uniti Occidentali, Las Vegas manco ce la volevo mettere. Ma tra la California e lo Utah, tra un deserto e un canyon, c’è il Nevada, e che fai, non ti fermi a Las Vegas?
Saranno stati i 40 gradi della Death Valley, ma quando siamo arrivati al tramonto, dalla Strada Statale 178 la città ci è apparsa laggiù, nel mezzo del deserto, come un miraggio che con il passare dei minuti prendeva forma e si illuminava di luci, neon, paillettes, con la torre dello Stratosphere a dominare questo sfavillante paesaggio.
Las Vegas è una città fondata su 3 cose, fondamentalmente illegali: gioco d’azzardo, prostituzione e alcool. Il tintinnio delle slot machine risuona incessantemente, i drinks scorrono a fiumi e i biglietti da visita delle hot-girls ti arrivano diretti in camera insieme ai flyers dei pizza delivery.
A me Vegas ha fatto l’effetto di una sbronza: fantastica e indimenticabile, ma poi non vuoi più saperne. L’adrenalina di trovarsi in una specie di videogioco per soli adulti, dove non si fa distinzione tra il lecito e l’illecito, dopo un paio di giorni ha lasciato spazio a un senso di spossatezza. Non vedevo l’ora di scappare a prendere una boccata d’aria fresca verso lo Utah, quello Stato fatto di praterie verdi, rocce rosse e nuvole che corrono nei cieli.
What happens in Vegas, stays in Vegas, recita una famosissima commedia girata qui che nella versione originale si chiama , guarda caso, proprio The Hangover. Ma questa è anche la fabbrica dei sogni, l’unico posto al mondo dove, in soli 6 km di strada (The Strip), puoi vedere le Piramidi, il Castello di Re Artù, la Torre Eiffel, la Statua della Libertà e i canali di Venezia, con tanto di Campanile di San Marco.
Quindi, nonostante tutto, credo che ci siano almeno 5 buonissimi motivi per cui, una volta nella vita, Las Vegas merita sicuramente una visita di qualche giorno.
1. Clubs & Shows
Ci troviamo in una città super-trendy che ospita spesso cantanti e DJ di fama mondiale. Il Marquee at The Cosmopolitan è un club piuttosto caro ma per il quale vale la pena fare la coda, mentre Avicii e David Guetta sono di casa all’Encore at Wynn, dove hanno una serata fissa per il DJ-set.
Se preferite la musica pop a quella dance, grandi cantanti sulla cresta dell’onda o scomparsi dalle scene tengono a Las Vegas spettacoli strabilianti. Il teatro Colosseum at Caesar’s Palace è stato costruito all’inizio degli anni Duemila appositamente per lo show di Celine Dion, che qui si è esibita per oltre 5 anni: quando sono stata io il suo posto era stato preso da Shania Twain.
Ma la città ha i requisiti per riempire le serate di tutti: sul sito vegas.com trovate il calendario completo con gli shows del mese e la possibilità di acquistare tickets last minute a prezzi scontati. In particolare, consiglio il Cirque du Soleil, con diversi spettacoli stabili tra cui scegliere (“O” è stato votato come il più spettacolare; biglietti a partire da 130$).
2. Tour degli Hotel sulla Strip
La Strip: quante volte l’avete sentita nominare in CSI Las Vegas? La strada principale di Las Vegas è delimitata, a nord, dallo Stratosphere e dal Circus Circus, e a sud dal Mandalay Bay. I bizzarri ed eccentrici hotel sulla Strip sono parte integrante della città: indipendentemente da quello che sceglierete – noi abbiamo optato per l’Excalibur, ma l’offerta è inesauribile e dai prezzi variabili – esplorate tutti gli altri.
Ogni albergo riprende in modo perfetto una particolare ambientazione: la Sfinge e la Piramide del Luxor, i fenicotteri del Tropicana, i fasti dell’Antica Roma al Caesar’s Palace, l’atmosfera zen del Mandarin Oriental, e così via. Un hotel che da solo vale il viaggio è Il Bellagio, soprattutto per la magia delle fontane danzanti a ritmo di musica, spettacolo in scena ogni sera dalle 19 a mezzanotte.
Le distanze sulla Strip ingannano e passeggiare da un hotel all’altro richiede più tempo e più fatica del previsto. Una buona soluzione per non stancarsi troppo è il Deuce, autobus locale attivo 24h che fa fermate lungo tutta la Strip e fino a Downtown (ticket giornaliero 8$).
3. Giocare al Casinò (almeno 1 $ alle slot)
Nella città del vizio, sarebbe da ipocriti non voler tentare la fortuna con il gioco d’azzardo. Ogni hotel ha un Casinò interno e sarebbe riduttivo consigliarne uno solo dove passare la serata al tavolo verde. Sono considerati i migliori della città i Casinò del Bellagio, dell’MGM Grand, dell’Hard Rock e del Mandalay Bay, ma vi farete sicuramente una lista personale.
Non occorrono molti soldi per sfidare la sorte: io personalmente non sono un’esperta di roulotte e black jack, ma mi sono divertita a giocare qualche dollaro alle slot-machines, le regine di Las Vegas che spuntano ad ogni angolo… e sono riuscita comunque a non vincere niente!
4. Provare un buffet all-you-can-eat
Vegas si vive di notte, perché sono le luci che le danno vita. Di giorno, diciamocelo, è pure bruttina, perché i grattacieli, i templi romani, le gondole, le torri dei castelli, viste di mattina appaiono per quello che sono veramente: caricature kitsch.
Quindi, cosa si può fare durante il giorno? Si mangia, e anche un sacco! Partendo dal presupposto che siamo in una città percorsa da gente che sta sempre bevendo o mangiando, i buffet all-you-can-eat sono un’esperienza unica e meritano una nota a parte. Noi abbiamo “testato” The Wicked Spoon at The Cosmopolitan, considerato tra i migliori di Las Vegas, e siamo usciti satolli! La formula è semplice: paghi 27 $, ti accomodi a sedere e si aprono le porte del pranzo più abbondante che abbia mai fatto. Decine di antipasti, primi, secondi di carne e di pesce fino ai dolci e cucine di tutto il mondo: italiana, messicana, thai, cinese, giapponese e altro a non finire!
5. Andare a un Pool Party
Metti un pomeriggio di sole a Las Vegas: si dimenticano i soldi persi al casinò e si smaltisce l’hangover della sera prima in piscina. Ci sono le piscine degli alberghi per famiglie, e poi ci sono i Pool Party. I Pool Party sono scatenate feste a base di alcool, musica dance e bella gente e negli Stati Uniti sono molto popolari. La moda è nata proprio qui, nella città del peccato, dai Rehab Pool Party lanciati dall’Hard Rock Hotel (ci hanno fatto pure un reality show). Il divertimento inizia alle tre del pomeriggio fino all’ora di cena: le feste più cool sono, oltre a quelle storiche dell’Hard Rock, all’Encore Beach Club del Wynn e al Marquee DayClub, che la fa da padrona anche di giorno. Occhio che i Pool Party sono costosi: per entrare si paga l’ingresso (a partire da 10$ per le ragazze) e le bevute non sono a buon mercato.
[Foto e post di Benedetta Romani]
5 Comments
che meraviglia!!!
http://www.bbmarcopolo.com/it/
Ciao Benedetta! Ho trovato questo post su Las Vegas davvero interessante.
Mentre leggevo sono riuscito davvero ad immaginarmi tutto quello che hai scritto.
Sei riuscita a raccogliere in poche parole le cose essenziali da visitare e da fare a Las Vegas. Quasi quasi organizzo subito un viaggio ;)
Ma è vero che sembra di essere trasportato quasi in un’altra dimensione dove si dimentica di tutto ed è facilmente possibile farsi trasportare dall’euforia?
Ciao Hang Around The World!
Sì, Las Vegas è una dimensione a parte, un mondo extraterrestre, sembra di stare su un universo parallelo in cui la maggior parte delle cose non esistono nella vita reale.
E’ il posto dove ci dimentichiamo chi siamo e possiamo essere chiunque, nessuno ti giudica perché nessuno è quello che è veramente. Las Vegas è finta…ma merita di essere vista una volta nella vita e goduta appieno, perché di posti così non ce n’è da altre parti :)
Il mio consiglio è: vacci… e portati una bella scorta di dollari :)
Las Vegas è dentro, o fuori: o la odi o la ami, un po’ come Miami. Però mi sembra che ci siano diversi buoni motivi almeno per apprezzarla :)
Di Miami non ho esperienza, ma di Las Vegas, come avevo scritto all’inizio, non ero assolutamente entusiasta… invece mi sono dovuta assolutamente ricredere! Non dico che ci tornerei, ma è un posto assolutissimamente da vedere una volta nella vita